Il 13 novembre di quattro anni fa la città di Parigi venne interessata da una serie di raids terroristici che seminarono morte e terrore in diversi punti della capitale francese, con un pesante bilancio di 137 morti (inclusi i 7 attentatori) e 368 feriti. Da quei tragici eventi in data 19 novembre dello stesso anno il Circolo Culturale “L’Agorà” indirizzava una proposta ufficiale al Comune di Reggio Calabria per l’intitolazione di un luogo pubblico. Nella stessa richiesta (indirizzata al Primo Cittadino) veniva riportato che […] i membri di questa Associazione, al pari d’ogni persona autenticamente libera da qualsivoglia pregiudizio, avvertono ferita la propria sensibilità rispetto ai luttuosi accadimenti in Parigi. Facendo nostri i valori da Ella ribaditi in ogni dichiarazione ancorché dal significato delle iniziative intraprese, questa Associazione si pregia di voler offrire alla Sua Amministrazione l’idea progettuale di intitolare una piazza, una via o altro luogo pubblico di questa Città alla vittime della strage […]. Successivamente, segue un’altra nota, acquisita a Palazzo San Giorgio in data 16 aprile 2018 con numero di protocollo 63360, indirizzata, tra gli altri, al Sindaco, al Segretario Generale, al Presidente del Consiglio ed al Presidente della Commissione Toponomastica. In tale istanza si chiedevano informazioni ai sensi di Legge 241/90 a riguardo la proposta d’intitolazione luogo pubblico in argomento. Oltre ad una seduta del consiglio comunale con una bandiera esposta al contrario, così come il castello colorato in modo contrapposto null’altro. Piace ricordare che la bandiera francese, comunemente conosciuta anche come drapeau français o drapeau tricolore, è composta da tre bande verticali di pari dimensioni e partendo dall’asta i colori sono: blu, bianco e rosso. A tutt’oggi, ancora nessuna risposta. Piace però ricordare che il Sig. Ambasciatore della Repubblica Francese, S.E. Catherine Colonna ebbe ad indirizzare per quella proposta culturale alla scrivente Associazione una lettera di ringraziamento per tale iniziativa che […] rappresenta la testimonianza della profonda solidarietà che unisce i nostri due paesi, nonché un segno di fiducia per il futuro […]. Si ricorda che la normativa relativa alla trasparenza degli atti amministrativi nello specifico Legge 241/90 statuisce senza dar adito ad altre interpretazioni di legge che una qualsivoglia risposta alla richiesta istante và comunque data, indipendentemente da ogni altro ragionamento. Senza polemica alcuna probabilmente presi da altre problematiche “più serie” si è dato poco peso all’originaria richiesta.