Montebello, oggi, è il cuore dell’Area Grecanica, e non potrebbe essere da meno. Uno dei paesi della nostra comunità sta affrontando una delle più grandi sfide della sua storia dal dopoguerra ad oggi.
Con il primo cittadino Ugo Suraci, ed altri cittadini, positivi a questo maledetto virus, Montebello ha dovuto fare i conti con la terribile ed atroce sciagura della perdita di un caro concittadino, umile ed al servizio dei bisognosi. Un dolore lacerante che ha gettato molti di noi nello sconforto e nella paura.
In questi giorni, con l’avvicendarsi degli eventi, dal primo momento dell’emergenza nazionale al conclamato lockdown arrivato dalla Regione, ho avuto il piacere (sì, piacere: la chiamata ad un amico fa sempre bene al cuore anche nei momenti di difficoltà) di sentire telefonicamente la mia amica e collega – non solo giornalista ma anche amministratrice, siamo entrambi Consiglieri Comunali nelle nostre città – Claudia Pugliese. Una ragazza che ha gli occhi che sorridono, dall’allegria e dalla forza contagiosa. E’ stata lei, paradossalmente, a dare forza a me ed a mettermi coraggio. Spero di poterla riabbracciare presto, assieme a tutti i miei cari amici di Montebello.
Stiamo imparando tutti molte cose da queste terribili giornate. E’ una battaglia, questa, che appartiene a tutti noi. Non solo ai Montebellesi.
A loro il compito di lottare con le unghie e con i denti, in trincea, per resistere a queste settimane di isolamento totale e sconfiggere definitivamente il nemico invisibile.
A noi il compito doppio: non dobbiamo soltanto lottare nelle nostre comunità, attenendoci scrupolosamente alla legge ed ai decreti emanati dal governo, quindi mostrando il più grande senso civico di sempre – come molti di noi stanno già facendo, e molto meglio di tante altre parti d’Italia – ma anche il compito di non far sentire mai soli, nemmeno per un secondo, i cittadini di Montebello.
Da Saline a Fossato, da Montebello a Masella, passando per le tante frazioni, tutti noi abbiamo almeno un amico o un conoscente che abita lì. Prendiamo il telefono in mano, facciamogli una chiamata, o mandiamogli un messaggio vocale, o in ultima opzione scriviamo su facebook e instagram. Dimostriamogli il nostro affetto sincero, diamogli quel pizzico di forza che si andrà a sommare alla loro già tantissima.
Montebello non ha bisogno di compassione o di commiserazione: è una comunità forte e vigorosa che saprà rispondere con grinta a tutto quello che sta accadendo. Ringraziamoli per il loro coraggio e per il loro sacrificio che stanno facendo anche per proteggere tutti noi.
Solo così saremo davvero, e forse per la prima volta dopo secoli, una grande e forte comunità. L’Area Grecanica della Calabria.
Grazie Montebello, sei isolata ma non sarai mai sola.