La frugoletta,giunta con la mamma che la tiene amorosamente per mano, durante la passeggiata pomeridiana, al medesimo angolo fra la traversa e l’affollato Corso, intitolato al solito illustre personaggio storico, non può esimersi dall’alzare lo sguardo scuro, vagamente serioso,a confronto della verdissima età fra i quattro e i cinque anni, puntando in direzione di quella favolosa,cioè da favola, vetrina,ove troneggia già da qualche giorno un gioiellino di macchinina a pedali,color rosso cupo e intenso, proprio come quello delle eleganti berline che spesso sfrecciano per le vie della sua città natale, cinta dal porto di falce adagiato nelle onde dello Stretto ulissiano….
Nulla paragonabile nella testolina già emula della bimba alla sfarzosità dei bolidi da corsa,visti solo in qualche foto di riviste che argomentano di motori e ultime novità,… ma dopotutto ci si può accontentare…. Allora via con la solita richiesta e sempre uguale il ditino a indicare…
”mammina vorrei tanto possedere quella automobile, incredibile sforzo/sfoggio di linguaggio,vocetta intonata all’occasione … “costerà molto?!.. viva apprensione sul faccino all’insù….
La signora,nondimeno incredula, rimugina per un pò sullo strano desiderio della figlioletta prima di rispondere….
” Sei proprio sicura di voler ricevere in dono questa automobilina giocattolo,calcando sull’ultimo termine, non sarebbe più graziosa e adatta ad una bambina della tua età una bambola di quelle con il vestito di tulle, rosa o celeste come preferisci, gli occhi azzurri che magari “parlano”…. Toh, ne vedo una proprio nella vetrina accanto,sembra fatta apposta …..la signora vorrebbe aggiungere per te .. non fa in tempo a concludere la frase ché la distoglie l’espressione cocciuta della giovanissima interlocutrice…no, lo sai mamma”,il tono non ammette repliche, “ che le bambole non mi piacciono affatto…che noia giocare con loro
Possibile… la signora non vorrebbe arrendersi così presto…
“Dimmi un po’, cara la mia bambina…ammesso che io mi convinca ad esaudire,prima o poi, questo tuo desiderio e bada…”per smorzare sul nascere le speranze della figlioletta…”non ho ancora deciso un sì… tu invece spiegami da subito dove pensi di guidare questo giocattolo!
“ mammina è un’automobile vera …la bimba non demorde… riflette un istante sempre più compresa della gravità del momento e ora viene il bello…… ”ma intorno al tavolo mammina…quello largo e lungo che sta in sala da pranzo…” Un candore assoluto da spiazzare ogni convinzione contraria e la bambina sembra chiedersi come faccia una persona speciale come la sua mamma a non averci pensato da sola…talmente ovvia la soluzione…mentre con la fantasia straripante che già la contraddistingue,si immagina districarsi al volante con perizia tra una sedia e l’altra….
Tratto da una storia di vita vissuta…
Di questi tempi in cui uno degli obiettivi strategici riguarda il conteggio dei passi in dotazione giornaliera ai singoli individui,varrebbe la pena di mettere in funzione ancor più le famose celluline grigie dell’arcinoto investigatore belga,belga!, mi raccomando, nato dalla fertilissima penna della Christie, (in questo periodo di forzato riposo i gialli sono tra i libri più richiesti,da una piccola ricerca in sito,ndr), per inventarsi vari modi di movimentare, ricavato da movimento, il fisico oltre che la mente.
Non stiamo suggerendo di prendere alla lettera l’esempio appena descritto,volendo anche spassoso, ma sicuramente poco funzionale in alcuni degli attuali spazi abitativi ristretti quel tanto da non consentire di possedere tavoli da sei e più sedie per girarci intorno a piedi o motorizzati come la bimba del nostro raccontino, quanto di ingegnarsi, la gens italica in ciò è da sempre maestra, a fare comunque di necessità virtù, in modo che quando, “usciremo” a riveder le stelle, non ce ne voglia il Sommo Dante per questa volontaria contaminazione, potremo farlo in condizioni per così dire normali….
In altre parole, questo innanzitutto significherà essere in grado di oltrepassare la soglia di casa per meglio dire passare dalla porta, popolaresca espressione che sta per … rischio adipe più o meno contenuto che potrebbe impedire la libera uscita….
Causale?, ma c’è mica da chiedere….manicaretti a profusione, a pranzo e cena, se è vera come è vera la funzione salvifica esercitata dal buon cibo, sia pure con qualche necessario distinguo circa il mancato mantenimento della linea,un po’ di pancetta che sarà mai, in accordo idillico con l’ uso infuocato di divani e poltrone per sonnellini in continuo agguato, nonché computer sempre sull’attenti..non parliamo poi dell’attivismo “social” ormai a livelli ineguagliabili, non solo tra i millennials, di oscurantismo della comunicazione/informazione… “hai visto su FB,acronimo talmente individuabile che neanche traduciamo, d’accordo…magari c’è ancora qualcuno che ignora… sta per …facebook,…ti suggerirei di farlo prima di affrontare l’argomento…quale di grazia…e bla,bla,bla a suon di sfacciate fake di ogni specie….
Quanto ai decantati allenamenti da palestra domestica, si scopre ben presto che essi consistono principalmente nello spostarsi da uno all’altro dei succitati strumenti di “pausa e distensione” includendo di tanto in tanto qualche visione, infinity, sky così banale ormai e così via….
Ulteriori effetti speciali potrebbero riguardare, non osiamo azzardare previsioni , folte capigliature sottoposti a trattamenti, diciamo approssimativi per nostra innata bontà e alquanta carità per chi se ne serve, di colore, come dicesi nel gergo professionale degli acconciatori e il resto della benemerita categoria, le signore “anta” confermano assolutamente solidali!
Insomma stai a vedere che farsi riconoscere fuori dalle quattro mura di casa costituirà una bella sfida….in attesa di tempi nuovamente fausti che non tarderanno a giungere, anzi sono già con noi!