Icona della musica degli anni ’60 e volto noto anche del teatro, Milva, all’anagrafe Maria Ilva Biolcati, è stata una grande interprete della canzone italiana.
Per molti anni soprannominata la Pantera di Goro per il suo paese d’origine, in provincia di Ferrara; o Milva la Rossa, che diede il titolo ad una sua canzone composta da Enzo Jannacci.
Milva ha interpretato canti della Resistenza, Bella ciao e Canti della libertà, dando un tono elegante senza far perdere al canto la sua natura popolare e nel 1992, riprende le Canzoni tra le due guerre.
La voce dell’artista Rossa è stata voluta anche dai più sofisticati autori, quali Ennio Morricone.
Nel 2004 viene pubblicato l’album della cantante: Milva canta Merini, una collaborazione musicale con la Poetessa Alda Merini.
Nel 1972 vinse la prestigiosa Gondola d’oro alla Mostra internazionale di musica leggera di Venezia, con La filanda.
Al Festival di Sanremo del 1993, interpreta Uomini addosso, un brano scritto da i Pooh contro la violenza di genere. È stata tra le prime donne italiane a parlare e denunciare pubblicamente e coraggiosamente la violenza sulle donne. Sono felice è il pezzo scritto da Ron, con il quale Milva partecipa al Festival di Sanremo del 1990, un altro brano che da voce alla femminilità negata.
~Di giorno picchierei la testa per farmi sentire
La notte strapperei le sue ali per non farlo volare
Mentre aspetto il suo corpo e le sue labbra amare
Mi appartiene anche quando si addormenta sul divano~