Francesca Prestia è l’unica donna che può pregiarsi esclusivamente della caratteristica della rarità del genio e del talento. Unica donna cantastorie in terra di Calabria ha il dono prezioso di trasformare in ballate le storie dei vinti, che soccombono alla ondata impetuosa del monetarismo globale, canta poesie in lingua grecanica e arbereshe. I suo canti sono spesso accompagnati dal suono ritmato della chitarra battente, inni di poesia, libertà, lotta, pervicacia e resilienza. Canta con la voce degli ultimi, degli emarginati, sconfitti e con quella delle donne la cui femminilità è ignorata o addirittura negata. E’ per questo motivo, e per l’impegno musicale e sociale che la Prestia, che merita in vero l’appellativo di artista dalla A maiuscola, è stata insignita dal presidente della Repubblica Sergio Matterella del titolo onorifico di Cavaliere della Repubblica, con decreto presidenziale del 27.12.2020 pubblicato in G.U del 20.04.2021 serie 94 pag.63, per “ le benemerenze acquisite verso la nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell’impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per i lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”. Nata a Catanzaro il 27 settembre del 1965 inizia la sua carriera musicale diplomandosi in flauto traverso, per poi specializzarsi in musicoterapia e infine chiudere brillantemente con una laurea al Dams indirizzo di studio intrapreso all’interno della facoltà di lettere e filosofia. Nel 2014 ha impreziosito la Fiera internazionale del libro di Torino, presentando nell’area Regione Calabria assieme all’autore, il libro “Tragùdi ton tragudìo”, una traduzione in lingua grecanica del Cantico dei Cantici scritta da Salvino Nucera, ed esegue dal vivo in lingua calabro-greca i brani “oh ìgghio cheràmeno” e “I agàpi pirìa tu thiù”. Sempre nello stesso anno è stata promotrice sul territorio calabrese dello spettacolo “Voci di Muse. Viaggio nella Magna Grecia”, una iniziativa musiculturale incentrata sulla storia e sulle tradizioni della Magna Grecia, della Calabria antica e moderna. La fiera internazionale del libro le consegna un pass più che meritato per essere presente nel giugno del 2015, a una delle più importanti kermesse musicali italiane, il Musicultura, in quella occasione è ospite nella serata finale di Macerata duettando con il famosissimo Roberto Vecchioni, interpretando proprio il “Cantico dei Cantici” sulla traduzione in grecanico stesa dal poeta Salvino Nucera musicato appositamente per la rassegna. In occasione del centenario commemorativo della Grande Guerra idea lo spettacolo “E’ un cannone. Non è un temporale” dove ripercorre, intrecciando magistralmente narrativa e musica, la tragedia dell’ “inutile strage” vista con gli occhi delle donne recitando pagine scelte di diari di mogli, madri, figlie, crocerossine, operaie, tramviere, facendo rivivere il dolore delle donne vissuto durante la tragedia della guerra. L’anno 2017 si fa interprete musicale dei valori della resistenza, aprendo con l’intonazione dei canti partigiani popolari la Festa di Liberazione, promossa dall’ANPI di Reggio Calabria, si ripresenterà con maggior vigore nel medesimo 25 aprile del 2018 invitata da Anpi e dalla Città metropolitana di Reggio Calabria. Nel 2 Giugno del 2017, in occasione della festa della Repubblica è presente a Platì, dove con lo spettacolo “ I canti e i cunti” si fa promotrice dei valori della legalità e dell’impegno sociale in termini popolari. Nello stesso 2017 si esibisce con “Canti di lavoro e protesta” al Congresso Regionale CGIL-SPI e Funzione pubblica tenutosi a Vibo Valentia. Il 2018 la premia ulteriormente, riceve presso Motteggiana (Mn) il “premio speciale per la musica Giovanna Daffini”, per aver composto “Bella Giuditta” una ballata in memoria della contadina Giuditta Levato. Nel 2019 rafforza il proprio impegno intellettuale e sociale partecipando al progetto “Violenza Trap” voluto e promosso dal Centro Calabrese di solidarietà, Mondo Rosa, UDI e Assoformac presso gli istituti scolastici superiori di Catanzaro. Uno dei suoi ultimi lavori musicali è del 2019, con l’album “Donne del sud”, dove riprende i successi musicali di Otello Profazio, cd inciso da Edizioni Calabria SONA per Marasco Comunicazioni, presso il Centro polivalente di Catanzaro. Insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica per i meriti artistici, filantropici, letterari e sociali, l’artista ha dedicato il suo cavalierato agli onesti dei tempi attuali che conducono la giusta battaglia per la buona sanità, in modo particolare per coloro che stanno cercando di salvaguardare la struttura cardiologica Sant’Anna Hospital come polo d’eccellenza.