Oggi ricordiamo il 47° anniversario della strage della Loggia a Brescia in cui persero la vita 8 persone. L’attentato di matrice neofascista è considerato uno dei principali eventi degli anni di piombo.
Il nome delle vittime è impresso su una targa nel luogo in cui è esploso l’ordigno. Nell’elenco figurano molti insegnanti e operai: Giulietta Banzi Bazoli, 34 anni, insegnante di francese; Livia Bottardi in Milani, 32 anni, insegnante di lettere alle medie; Alberto Trebeschi, 37 anni, insegnante di fisica; Clementina Calzari Trebeschi, 31 anni, insegnante; Euplo Natali, 69 anni, pensionato, ex partigiano; Luigi Pinto, 25 anni, insegnante; Bartolomeo Talenti, 56 anni, operaio; Vittorio Zambarda, 60 anni, operaio.
Ricordiamo che proprio nella piazza in questione si sarebbe dovuta svolgere una manifestazione pacifica contro il terrorismo nero. Erano anni difficili: partecipare per un ideale a un semplice evento pubblico poteva costare la vita.
Solo il 20 giugno 2017 la Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna all’ergastolo per Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, riconosciuti colpevoli dell’eccidio.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ritiene doveroso riconoscere i meriti del sig. Manlio Milani, portavoce della casa della Memoria e dell’associazione caduti della strage di piazza Loggia, per la sua tenace ricerca della verità in relazione a un evento che in quegli anni depistaggi e corruzione hanno occultato. La scuola sia vicina al suo impegno, sollecitando il Presidente della Repubblica, Sergi Mattarella, a conferire il massimo riconoscimento previsto.