L’avvio dal Largo Pietro Autelitano. Un gruppo, guidato dal sindaco on. Saverio Zavettieri, di cui facevano parte alcuni Consiglieri comunali, alcuni membri della Commissione per l’odonomastica – proff Amato e Cotronei – i parenti degli intestatari, si è recato nelle vie interessate.
Pietro Autelitano, dirigente scolastico, per anni si è identificato con la “sua” Scuola Media, intitolata al fondatore di Bova Marina “Dalmazio D’Andrea”, per la costruzione della quale coinvolse le sue amicizie politiche.
Pasquino Crupi, sindaco del Comune, intellettuale, politico, scrittore, meridionalista. Sua la Storia della Letteratura Calabrese.
Pietro Viola, medico, cardiologo, assistente alla cattedra di Clinica Medica a Catania, condirettore dell’Istituto diagnostico, di orientamento socialista; morì a 34 anni.-
Antonia Zappia, la “maestra Zappia” per tante generazioni e tanti professionisti; spirito liberale, apprezzata da tutti.
Edoardo Musitano, il capostazione, persona colta, abito mentale socialista, sindaco, aveva eletto Bova Marina a suo comune per cui ebbe grande attenzione. Militare in Francia, per non sottomettersi ai tedeschi sposò la causa partigiana.
Domenico Larizza, sindacalista impegnato, comunista di ferro, non soggiaceva a ricatti, divenne sindaco grazie al forte appoggio dei giovani della sua sezione.
Domenico Pizzi, medico condotto, molto colto, militare e prigioniero inglese in Africa dove era referente per la sua professione, sindaco democristiano per ben cinque volte, si alternava con sindaci di opposta tendenza.
Francesca Tuscano, docente apprezzata, con forte senso del sociale, non si sottraeva ad iniziative socio-culturali, come la preparazione scolastica di studenti, in modo disinteressato e gratuito.
Norma Cossetto, trucidata ed infoibata, vittima di un periodo storico illiberale connotato da violenza e repressioni tali da generare violenze e repressioni di segno opposto.
Giuseppe Saccà il primo sindaco dopo il 1948, sindaco comunista a larga maggioranza, piccolo imprenditore, aveva un mulino e si occupava della produzione della calce viva a partire da una cava in ctr Amigdalà