A PARTIRE DA QUELLA CHE ORA E’ LA PIAZZA RUGGERO COIN, DAVANTI ALLA CHIESA DI SAN GIOVANNI BOSCO A BOVA MARINA, CON UNA BELLA RAPPRESENTANZA DELLA POPOLAZIONE.
Il sindaco on. Saverio Zavettieri ha fatto rilevare l’importanza di questa presenza, don Ruggero Coin, nel contesto dell’opera svolta dai Salesiani che accompagna dall’inizio la nascita di Bova Marina come comune autonomo contribuendo alla definizione di suoi importanti aspetti identitari.
Come da programma annunciato in un un nostro precedente articolo, di seguito la via Giovanni Stilo, noto medico, anche sindaco e consigliere provinciale, quindi la via Costantino Nikas alla presenza della moglie, venuta appositamente dalla Grecia, e del Console di Cipro in Italia.
CostantinoNikas è stato un noto studioso greco e delle parlate italo-greche in Italia.
Si inserisce il quel filone fecondo che parte da lontano con persone del calibro di Rohlfs, noto glottologo tedesco, di Angela Marianou, chiamata la madre dei Greci di Calabria per il suo trentennale impegno nella nostra Area, di Anastasios Karanastasis, , con il suo colossale lavoro di studio dei dialetti italo-greci dell’Italia Meridionale, di Karl Witte, prodigioso filologo giurista filosofo esperto di diritto bizantino, antesignano della Società Dante Alighieri, per arrivare a tempi più recenti con il nostro Filippo Violi che ha prodotto una serie completa di pubblicazioni che riguardano la lingua e la cultura dei Greci di Calabria non lasciando niente di inesplorato, spaziando nei costumi, nella storia, nel vocabolario, nella grammatica e nella sintassi del greco.calabro a tutti i livelli.
Karanastasis e Violi hanno avuto intestata una via, gli altri menzionati in precedenza l’avranno nel prossimo gruppo in via di elaborazione.
Per parlare di questi studiosi occorre elevare i toni.
Erich Fromm, distingueva l’aver e l’essere. Certamente noi abbiamo la natura, operiamo in essa e su di essa, ma contemporaneamente agiamo in tutto il contesto anche antropologicamente. Il risultato è come siamo, cioè la nostra identità. Uno dei nostri aspetti identitari è l’appartenenza al mondo greco-calabro, per storia pregressa, per lingua.
Bene, se l’identità è la base di partenza, la sua altezza è derivata dalla cultura sottesa, dalle ricerche, dagli approfondimenti che tutti questi studiosi hanno portato ai massimi livelli.
L’itinerario è proseguito nel vicino Parco “Megali Ellada”, dove si trova l’auditorium della Musica “Nossside” da una parte e la Palestra Comunale ” Lidia Faenza” dall’altra. Qui sono stati inaugurati i “Giardini Mia Martini”, la “piazza Mino Reitano” e la piazza “Rino Gaetano”, tre artisti calabresi.
E’ la volta di Massimo Gorki, il famoso scrittore russo, esule in Italia, legato a noi da quel senso di filantropia che lo accomunava a Umberto Zanotti Bianco, a Pietro Timpano, a Leopoldo Franchetti, a Gaetano Salvemini, a Ivanoe Bonomi, a Giuseppe De Nava ed altri. Con essi aveva costituito un Comitato d’Onore per la raccolta di fondi destinati all’erigendo Asilo Infantile di Bova Marina, primo degli asili dell’intera provincia dopo il disastroso terremoto del 1908. Tra gli esuli russi raccolse 6000 Lire (ndr, un operaio specializzato guadagnava 160 lire/mese, un impiegato fino a 250 lire).
Si raggiunge lo Stadio Veterani dello Sport. La via è dedicata a Tonio Licordari. Bella presenza di parenti, di colleghi della Gazzetta del Sud, di amici.
Testimone di tutti gli eventi politici calabresi, contribuendo con il suo equilibrio, la sua saggezza professionale, la sua onestà intellettuale e la sua lungimiranza alla crescita di Reggio e della realtà calabrese sino al riconoscimento di “Reggio Città Metropolitana”. Giornalista attento alle problematiche territoriali del basso-Ionio reggino.
Firma di punta della “Gazzetta del Sud”, giornale nel quale ha scritto per 50 anni e nel quale ha avuto vari ruoli.
L’altra strada che porta allo Stadio prende il nome di Eutimo Locrese, grandioso campione delle antiche Olimpiadi
L’edificio della Protezione Civile, che sorge nel perimetro dello Stadio, è intestato a Maria Capuano, giovane sportiva, dedita al volontariato, ruolo di rilevante importanza che sopperisce alle carenza istituzionali, scomparsa precocemente.-
Per finire la via Paolo Orsi e la via della Sinagoga in prossimità del Parco Archeoderi
Orsi fu un archeologo italiano che si dedicò prevalentemente all’esplorazione e alla ricerca archeologica in Sicilia e in Calabria. Senatore del Regno d’Italia