Presto chi arriverà da Reggio con la SS 106 o arriverà dalla superstrada SS 106 provenendo da Palizzi, giunto all’incrocio tra via Vivo e via Vena, dopo essersi inoltrato per circa trecentocinquanta metri lungo la via Vena verso il corso Umberto I , troverà, a sinistra, la via Aldo Moro adeguatamente ammodernata che lo porterà verso la nuova strada per Bova portata a compimento da alcuni mesi.
Un progetto giunto dopo tanto tempo all’approvazione. Era stato presentato dal Comune di Roghudi, capofila, sindaco Pierpaolo Zavettieri, e coinvolgeva Roccaforte e, appunto, Bova Marina per la cui parte si era interessata l’arch. Elvira Tuscano assessore dell’Amministrazione Saverio Zavettieri. L’obiettivo è un sistema di viabilità per consentire un facile accesso alle località interne e quindi a impedire il loro isolamento. Siamo nel cuore dell’Area grecanica.
La via Aldo Moro, chiamata così negli anni ’90, deliberata nel 2011, non ancora nel data base dell’anagrafe, immette dopo il viadotto della superstrada SS106, nella via Eutimo Locrese – così chiamata e come le seguenti con delibera del 2022 ma non ancora risultante all’anagrafe – che costeggia lo Stadio Veterani dello Sport e immette nella via Tonio Licordari la quale interessa l’ingresso allo Stadio, alla piscina e soprattutto alla strada che porta a Bova denominata appunto Via Chora nella parte che ricade nel comune di Bova Marina.
Con quest’opera si rende più agevole il raggiungimento dell’area sportiva e si facilita l’accesso alla via per Bova. I due comuni si avvicinano. Potrebbe essere il prodromo del ritorno allo status quo ante, cioè al 1908 con il ricongiungimento dei due comuni in una Grande Bova e, perché no, visto che siamo nel cuore dell’Area grecanica, dando luogo ad una muova entità “Megali Vua”. E se arriverà il finanziamento per recuperare il centro storico di Bova Marina, visto che da alcuni anni è stato presentato il progetto in questo senso e si è in lista d’attesa, dovendosi soddisfare priorità di altri Comuni, a questo punto ad uno dei più belli borghi d’Italia se ne aggiungerebbe un altro.
Megali Vua con due dei borghi più belli d’Italia! Riuscite ad immaginare quella parte del paese, dal sagrato della chiesa dell’Immacolata verso nord fino all’autostrada e verso est fino alla via Borgo, tutta rimessa a nuovo con le sue arterie tutte perpendicolari pensate a suo tempo alla maniera di Efeso – ah, la Grecia! – dai progettisti del sistema viario?
E l’area sportiva che richiede un rilancio. La piscina attende di ripartire nell’interesse dell’intera Area e lo stadio “Veterani dello Sport” con una splendida pista di atletica, unica nell’intero versante ionico meridionale, andrebbe restituito alla sua funzione originaria riattivando la pista di atletica ridotta all’abbandono e al deterioramento. Eppure lo ha in uso una Polisportiva che per antonomasia dovrebbe occuparsi anche di altri sport, non solo di calcio, impegnando più giovani possibile sia come serbatoio a cui attingere risorse atletiche, sia come funzione sociale, giacché, si sa, l’impegno e la motivazione a fare qualcosa allontanano il rischio di devianze che hanno invece come anticamera l’ozio e la demotivazione.
L’intitolazione dello Stadio fu una mia idea, visto che avevo fondato una sezione dell’UNVS veterani dello sport, subito accolta con sollievo dal Sindaco perché poneva fine alla pioggia di … improponibili proposte
Il futuro si realizza se si prepara. O meglio il miglior modo per prevedere il futuro è crearlo.