Per UNIREGGIO Consorzio Universitario Metropolitano c’è un’unica via per fare cultura e questa risiede nella scelta di docenti d’eccellenza per formare i top professionist del futuro. Lo stretto vincolo nel rapporto tra maestro e discepolo è lo stesso metodo che nella storia ha dato lustro ai grandi uomini del passato e rappresenta la forma migliore per condizionare lo sviluppo teorico e pratico delle figure di professionisti sanitari.
Alla luce di tale principio, si intende bene che un istruttore sia visto come colui che supporta e sostiene nell’apprendimento di una disciplina, senza sostituirsi mai nelle scelte dell’allievo, fornisce gli esempi e descrive i casi vissuti, esaminati e risolti. Questo aiuta il pensiero la pratica nella costruzione di saperi e competenze con metodi già evoluti e strutturati. Per questa ragione nel percorso di studi del primo anno del Corso di Laurea in Fisioterapia i medici, selezionati sulla base di evidenti meriti e riconoscimenti per la carriera e i titoli, sono condizione essenziale per trovare la “quadratura del cerchio”.
Fin dall’inizio il Corso si è rivelato entusiasmante, concepito nel sodalizio con UCM Campus Universitario Maltese e lanciato in forma ufficiale da Unireggio Consorzio Universitario Metropolitano in presenza del Sindaco della Città di Reggio avvocato Giuseppe Falcomatà. In quell’occasione il Presidente prof. Paolo Ferrara ha dichiarato che si tratta dell’unico ed esclusivo curricolo in Italia, con lezione in lingua italiana e tirocinio presso alcuni presidii sanitari statali, che fa di UniReggio un motore di Cultura per tutto il bacino del Mar Mediterraneo.
La sua peculiarità è costruita sull’eccellenza dei docenti, ma anche e soprattutto sull’utilizzo delle tecnologie, che si stanno approntando per il corso di studi. Si tratta di un percorso sperimentale che consentirà ai propri studenti d’intraprendere una via di apprendimento di studi indirizzato all’umanizzazione del rapporto con la disabilità e alla valorizzazione del rapporto interpersonale, imprescindibile nel modello del jobs in team, cioè lavora in gruppo.
Sono circa 60 i professionisti prestati alla didattica accademica per un servizio pubblico alla società. Medici Primari, Direttori Sanitari e importanti personalità del panorama nazionale stanno illuminando il percorso della formazione dei nuovi professionisti sanitari a partire da lunedì 26 novembre scorso. Tra i docenti che si sono candidati al ruolo, tutti i più esperti medici e specialisti della Città e d’Italia.
Si pensi che per la didattica di Anatomia sono coinvolti ben tre luminari del settore: i primari Pietro Volpe, Simona Smorto, Filippo Bova e Vincenzo Polimeni. Proprio per la didattica di Anatomia sarà pronto a breve un colpo di scena eclatante grazie allo straordinario utilizzo di apparecchi e tecnologie per la rappresentazione visiva tridimensionale così avanzate da creare a Reggio Calabria il must italiano del settore.
Saranno inclusi nel corpo docente anche il primario di Ortopedia Gaetano Topa, il Reumatologo Edoardo Lamberti Castronuovo che rappresenta anche la libera impresa nel settore sanitario. Questi ed altri nomi illustri proferiranno il loro verbo, come il primario di radiologia Said Al Sayyad, il primario di Oncologia Pierpaolo Correale e la dottoressa in Neurologia Psichiatria Anna Bagalà. Della partita anche personalità di rilievo come i Senatori Gianni Bilardi e Marco Siclari, la Segretaria Federfarma Domenica Claudia Musolino, la Presidente dell’Ordine dei Farmacisti Angela Daniela Musolino e per la docenza di Managment delle Organizzazioni Sanitarie anche l’avvocato Demetrio Naccari Carlizzi.
Del settore del jet set il famoso Fisioterapista dei Campioni Salvatore Scribano e il dottore Raffaello Pellegrino, che siede al tavolo nazionale della Commissione Sanità in Parlamento. Anche le scuole statali faranno rete con l’Università privata reggina, mettendo in relazione il mondo degli studenti con la professione; perciò saranno presenti la Preside e Assessore comunale Anna Nucera, i dirigenti scolastici Giuseppe Gelardi, Mariarosaria Russo e Carmela Lucisano.
Gli studenti unireggini avranno l’opportunità di crescere e formarsi professionalmente in un ambiente di studio integrato col mondo del lavoro e con la proposta più avanzata delle tecnologie nel campo della robotica, delle terapie fisiche evolute, dell’intelligenza artificiale frutto dalla partnership intrapresa con le principali aziende del settore biomedicale.
Umanizzazione e biotecnologie evolute saranno “sintesi” e non “antitesi” di ciò in cui si sta programmando di investire.
Gli elementi che «aumentano» la realtà possono essere aggiunti attraverso un dispositivo mobile, come uno smartphone, con l’uso di un PC dotato di webcam o altri sensori, con dispositivi di visione (per es. occhiali a proiezione sulla retina), di ascolto (auricolari) e di manipolazione (guanti) che aggiungono informazioni multimediali alla realtà già normalmente percepita.
Le informazioni «aggiuntive» possono consistere anche in una diminuzione della quantità di informazioni normalmente percepibili per via sensoriale, sempre al fine di presentare una situazione più chiara o più utile o più divertente. Nella realtà virtuale-VR, le informazioni aggiunte o sottratte elettronicamente sono preponderanti, al punto che le persone si trovano immerse in una situazione nella quale le percezioni naturali di molti dei cinque sensi non sembrano neppure essere più presenti e sono sostituite da altre.
Nella realtà aumentata-AR, invece, la persona continua a vivere la comune realtà fisica, ma usufruisce di informazioni aggiuntive o manipolate della realtà stessa.
La distinzione tra VR e AR è peraltro artificiosa: la realtà mediata, infatti, può essere considerata come un continuo, nel quale VR e AR si collocano adiacenti e non sono semplicemente due concetti opposti.
La mediazione avviene solitamente in tempo reale. Le informazioni circa il mondo reale che circonda l’utente possono diventare interattive e manipolabili digitalmente.
La riabilitazione, partendo dall’ascolto del bisogno, dalla dignità della vita della persona affetta da disabilità psico-fisica, fissa gli obiettivi attraverso la valutazione clinica e il trattamento, terminando con il reinserimento.
Oggi tuttavia il mondo della fisioterapia assiste all’ascesa di un altro imponente bisogno terapeutico legato alla rigenerazione. La riparazione tessutale dopo una lesione muscolare, articolare, ossea, nervosa cede il passo al bisogno di rigenerazione d’organo.
I successi di bioingegneria e biotecnologia hanno permeato il fare riabilitazione e le generazioni di professionisti della salute avranno il dovere della conoscenza e della competenza in campo medico. Lo strumento formativo sarà dato dai “percorsi di studio”, grazie ad un Campus Universitario ricco di peculiarità quali: accoglienza, competenza, tecnologia, lavoro d’èquipe, valorizzazione e coinvolgimento del discente, attività e ricerca scientifica condivisa, integrazione con il Sistema Sanitario Territoriale.
Il fine ultimo verrà raggiunto concretizzando una “visione” che è quella di perseguire eccellenza.