“Avevamo visto bene sollevando la questione di un rabberciato report in Consiglio regionale sulla programmazione della spesa dei fondi europei da parte della giunta regionale. Ed abbiamo compreso pienamente i motivi che hanno consigliato all’esecutivo di non consegnare preventivamente e col giusto anticipo un dossier con le valutazioni e i dati indispensabili ai componenti dell’Assemblea per consentire ai consiglieri di entrare nel merito favorendo un dibattito adeguato alla portata dell’argomento”.
E’ quanto asserisce in una nota il consigliere regionale Alessandro Nicolò (FdI) aggiungendo: ”La brutta vicenda del blocco dell’erogazione di consistenti pagamenti destinati alla Calabria da parte della Commissione europea, motivata da irregolarità nei controlli, e finanche l’ombra di dover restituire investimenti già effettuati sul territorio, smentiscono i toni trionfalistici e sgonfiano la ‘fuffa’ montata per alimentare la favola di un record nazionale di programmazione comunitaria della Regione col Por Calabria 2014-2020”.
“Altro che record, medaglie e primati… – continua l’esponente politico – Alcuni fatti li avevamo sottolineati l’altra sera nel dibattito nell’ Aula consiliare, ma poi ci hanno pensato i giornali e i siti d’informazione a guastare la festa alla Giunta e a quel che resta ormai della maggioranza consiliare rivelando i contenuti e il tono grave della lettera di Marc Lemaìtre, responsabile del Dipartimento Politica regionale e urbana della Commissione europea, inviata a Tommaso Calabrò, Autorità di gestione del Por Fesr-Fse Calabria”.
Ancora Nicolò: ”Per indole personale e formazione politica, non abbiamo mai approvato la teoria del ‘tanto peggio, tanto meglio’ e perciò anche stavolta non siamo affatto contenti dell’ennesimo scivolone della giunta Oliverio. Siamo, invece, preoccupatissimi per le ripercussioni negative che possono penalizzare ulteriormente alcuni territori e danneggiare o mettere al tappeto le imprese, le professioni e il mondo del lavoro calabrese nel suo complesso. Ecco perchè, ancora di più, ci inquieta l’assoluta mancanza di capacità di ascolto del governo regionale. In questo, soprattutto, si è rivelata fallimentare la seduta di martedì, connotata da trionfalismo e atteggiamenti autoreferenziali anziché da un’apertura al dialogo approfondito, necessario per alzare il livello e consentire a tutti i consiglieri l’espletamento del loro mandato.”
“Prima di dar fiato alle trombe elencando una mera lista di dati per autoincensarsi – conclude Alessandro Nicolò – chi ha compiti di governo dovrebbe guardare anche altri dati, questi sì incontrovertibili, che assegnano alla Calabria la ‘maglia nera’ della povertà europea. Sono le ultime rilevazioni Eurostat che certificano un Sud Italia povero, con 18.900 euro di Pil-procapite, e, purtroppo, una Calabria che scivola fino in fondo (17.200 euro di Pil-pro capite) preceduta da Campania, Puglia, Molise e Basilica