E’ passato in questi giorni “a miglior vita” all’età di 97 anni, una persona dabbene d’altri tempi, rara espressione di viva intelligenza, di non comune signorilità, di profonda umanità. Padre del poeta e scrittore Giovanni Favasuli
FRANCESCO FAVASULI ‘VATE DI AFRICO’ E’ TORNATO AL PADRE
Il ricordo di una persona dabbene
AFRICO (RC)-Non ci si può esimere dal ricordare un amico affettuoso e sincero come Francesco Favasuli di Africo, passato in questi giorni “a miglior vita” all’età di 97 anni, una persona dabbene d’altri tempi, rara espressione di viva intelligenza, di non comune signorilità, di profonda umanità. Padre del poeta e scrittore Giovanni Favasuli,
Nella foto: il dottor Giovanni Favasuli, poeta e scrittore, figlio del defunto Francesco
‘Don Ciccillo’, come cordialmente veniva chiamato dai suoi paesani, possedeva uno spiccato senso dell’amicizia, che benevolmente concedeva per tutta la vita a chi riteneva davvero tale. Anche per questo era benvoluto e stimato al suo paese ed ovunque il suo lavoro di Ufficiale Postale lo avesse portato. Incominciò la sua attività in tale veste in una frazione di Oppido Mamertina, Pininoro, dove in poco tempo si conquistò la fiducia e la considerazione di quella comunità grazie alla sua disponibilità ad aiutare tutti, ad informare gli sprovveduti dei loro diritti, a scrivere domande di pensione e quant’altro di dovuto per chiunque. In tale clima di comunione spirituale con la cittadina, per lui piovvero considerevoli richieste di tenere a battesimo e a cresima una schiera di bimbi e ragazzi, con la maggior parte dei quali fu in contatto sino alla fine dei suoi giorni. Ancora, infatti, arrivavano a casa sua, da parte dei suoi figliocci emigrati oltre oceano, amorevoli lettere dall’Australia, dal Canada, dagli Stati Uniti d’America.
Foto di Africo Vecchio od Antico
Fu così amato dalla gente di Pininoro che il giorno in cui la lasciò per trasferimento nella sede di Locri, dopo dieci anni di servizio intenso ed appassionato non solo postale ma anche sociale, l’autista della corriera che doveva condurlo alla stazione ferroviaria più vicina, non vedendolo arrivare, pensò bene di recarsi con l’auto fin davanti casa sua.
Foto di Africo Nuovo
Soltanto così don Ciccillo, al centro di una gran folla di amici e di paesani, con l’aiuto dell’autista riuscì a staccarsi da essa e a salire sul mezzo. Questa scena da film ma reale dà ampiamente l’idea della grande popolarità di don Ciccillo Favasuli, una devozione conquistata sul campo del lavoro unito alla liberalità d’animo. Fino alla maturazione della pensione prestò servizio a Locri, non venendo mai meno ai suoi doveri professionali ed ai suoi principi etici, esempio di efficienza, di estrema correttezza e moralità. Africo Antico: Le scuole Elementari
Rappresentava, don Ciccillo, la memoria storica delle origini di Africo, trasmettitore di usi, costumi e tradizioni di una antica civiltà che terremoti ed alluvioni non sono riusciti a distruggere. Devoto a San Leo ed alla Madonna Pastora, venerata a Pininoro, la sede della sua giovinezza, don Ciccillo possedeva una bella, facile vena poetica, trasmessagli dal padre, autore di un interessante florilegio di poesie. Lascia davvero un’eredità di affetti, il ricordo di un grande cuore ed i suoi preziosi consigli. Africo Nuovo:il Cippo di Benvenuti nel paese di Francesco Favasuli
Con tra le braccia l’immagine della Madonna Pastora, è partito dalla casa terrena sereno e contento, don Ciccillo Favasuli: il giorno prima del decesso aveva ricevuto un plico con dentro un quadretto con la venerata Madonna, dono di una persona di Pininoro che non aveva dimenticato la generosità del giovane ufficiale postale di Africo.