La storia è una scienza che narra le vicende dell’umanità sulla terra dai tempi più antichi ai giorni nostri con lo scopo di ammaestrare, illuminare, educare la mente e il cuore. Per quanto riguarda il popolo ebraico è la Bibbia che narra la sua storia, dà molti saggi ammaestramenti e contiene pagine di poesia sublime. Tutti i popoli antichi vissero immersi nell’idolatria mentre il piccolo popolo ebraico custodì il culto di un Dio solo,spirito perfettissimo,con la speranza che da esso sarebbe nato il Messia,cioè il Salvatore degli uomini Cristo Gesù che con la sua incarnazione,la sua passione,la sua morte e la sua resurrezione avrebbe liberato l’uomo dal peccato originale.
Mosè è la fonte principale per la storia del popolo ebraico,morì prima di giungere alla terra promessa in cui entrarono condotti da Giosuè,il quale passato il Giordano,fece guerra terribile e vittoriosa contro il popolo dei cananei e per questo sentirono la necessità di scegliersi capi militari,detti giudici e un re stabile comune a tutte le 12 tribù.Il primo re ebraico fu Saul che fece guerra a tutti i nemici di Israele.Le guerre non finivano mai passarono da dominio a dominio,e finirono per cadere sotto quello romano ma conservarono le loro leggi molto severe che imponevano per certi delitti la lapidazione.
Notevole tra le leggi è quella del taglione che consisteva nell’infliggere all’autore di una lesione personale una uguale lesione.Ebrei significa venuti d’oltre fiume guidati in questo cammino dal capo Abramo.
Si stabilirono nella regione occidentale dello stesso fiume ma.quasi subito, spinti dalla carestia,passarono in Egitto dove vissero a lungo stanziati nella regione orientale del delta del Nilo dove furono schiavizzati dai faraoni.Sotto la guida del loro capo Mosè abbandonarono in massa l’Egitto.Mosè all’età di 40 anni uccise un egiziano che percuoteva un ebreo e fu costretto a rifugiarsi nel deserto, dove ebbe da Dio, apparsogli sotto forma di roveto ardente, la missione di liberare il suo popolo conducendolo dall’Egitto alla terra di Canaan dove morì sul monte Nebo.
Gli ebrei furono sempre perseguitati per ordine della chiesa cattolica apostolica romana.Nel secolo XII i crociati franco-tedeschi li massacraronoi. I concili lateranensi (1179 e 1215)imposero la separazione tra le abitazioni dei cristiani e quelle degli ebrei.Sorsero così i ghetti.A Pisa tutti gli ebrei dovevano risiedere nella stessa via;a Palermo si dovettero trasferire in periferia.Nel 300 con l’accentuarsi delle persecuzioni,saccheggi ed espulsioni in massa la spinta verso la ghettizzazione si generalizzò;in Spagna e Portogallo per ordine di Ferdinando il Cattolico e Isabella per non essere espulsi e perseguitati gli ebrei dovevano convertirsi al cattolicesimo.Nell’impero tedesco,in seguito alla peste del 1348,vennero accusati di contaminazione,furono espulsi prima che il morbo si propagasse alla massa.I cristiani li accusavano e li incriminavano anche per colpe non commesse,venivano però risparmiati gli ebrei ricchi o più capaci nelle varie professioni,avevano accesso alle corti e i commercianti e gli artigiani mantennero le loro abitazioni e botteghe nell’area cristiana e potevano possedere beni stabili ciò perché era più difficile attaccarli sia individualmente che collettivamente.Nei paesi mussulmani non venivano separati né dai cristiani né dai seguaci dell’Islam anzi la loro vicinanza oltre che essere considerata fattore positivo,costituiva speranza di conversione.In Persia e in Afganistan la separazione avvenne quando gli Sciiti antica popolazione di stirpe iranica si stanziarono nella regione Scizia antica regione corrispondente all’odierna Russia meridionale compresa tra il Danubio e il Don.Costituirono uno stato che,indebolendosi progressivamente dal IV secolo A.C.venne distrutto da Mitridate VI detto il grande epuratore che muoveva guerre espansionistiche fu descritto come l’implacabile avversario dei romani;fu sconfitto da Lucilio Lucullo e per non cadere nelle mani del nemico vincitore si fece uccidere da un soldato poiché non poteva avvelenarsi,come era usanza dopo una sconfitta,perché assuefatto al veleno.Nel 1679 nello Yemen tutti gli ebrei vennero espulsi dalle città ma erano autorizzati a vivere all’esterno in villaggi speciali;l’unico divieto consisteva che non si dovevano avvicinare nei luoghi sacri. Nell’impero bizantino si potevano concentrare anche nell’area di Costantinopoli, dopo le Crociate, con la colonizzazione dei veneziani e dei genovesi i quartieri ebrei vennero circondati da muri entro cui si aprivano porte ornate da croci e dipinti raffiguranti San Marco. A Venezia per non correre il rischio di essere espulsi capitanati dal ricco banchiere Anselmo del Banco non fecero alcuna opposizione ad avere una stabile permanenza nelle isole della laguna ma elevatissimo era il rischio di assalti,di ruberie e di danneggiamenti nei loro traffici commerciali.Si trasferirono a Venezia e la chiesa cattolica ordinò la costruzione di molti ghetti.Gli ordini francescani si opposero a questa eresia considerandola più ferocedi quella protestante. La bolla del Papa Paolo IV e l’inquisizione di Ignazio di Loyola fondatore della Compagnia di Gesù (1539)e autore degli esercizi spirituali accentuarono la persecuzione degli ebrei che non si convertivano al cristianesimo. Tutti gli stati papali applicarono tale procedura,vero terrore che indusse gli ebrei ad abbandonare in massa l’Italia e la chiesa si impadroniva di tutti i loro beni e ghettizzò l’Italia e l’Europa.In Germania la persecuzione ebraica assunse toni violenti fino alla sconfitta nella prima guerra mondiale.
Fu Hitler che emanò leggi razziali, instaurò un regime dittatoriale fondato sul principio della superiorità della razza tedesca e sulla teoria dello spazio vitale, riarmò il paese,si legò a Mussolini e progettarono la cosiddetta soluzione finale per lo sterminio degli ebrei.
Fu nell’ambito della crisi politica,sociale e culturale prodotta dalla guerra mondiale,vera e propria crisi di valori,che teorie antisemitiche e razziste di diversa estrazione e matrice culturale conobbero nuova diffusione e nuova vitalità.La partecipazione di molti ebrei che presero parte ai movimenti rivoluzionari in Russia e in Ungheria non ha niente a che fare con la rivoluzione bolscevica contro gli ebrei che non vi parteciparono come vorrebbero molti studiosi.Lo sterminio degli ebrei rimane uno dei grandi buchi neri nella storia del nostro secolo e della nostra civiltà. Anche gli ebrei polacchi subirono la violenza dell’invasione tedesca in quanto erano anche loro considerati una popolazione inferiore da sottomettere come forza lavoro schiavizzata.Finalmente episodi di ribellione si ebbero in molti ghetti;la più accanita fu quella di Varsavia sostenuta dai polacchi non cristiani,dai russi e dai soldati ribelli che alzando le proprie bandiere gridavano:masse popolari ebraiche,l’ora si avvicina,dovete essere pronte a resistere,nessun ebreo salga sui vagoni,dobbiamo essere tutti pronti a morire da uomini e non come pecore.Lottiamo fino all’ultimo respiro,lottiamo con le unghie,con i denti,con le scure,con i coltelli e con il vetriolo per uccidere i nostri carnefici.Facciamo pagare con il sangue al nenico i suoi delitti. Terminava così la passività del popolo ebraico. A conferma di ciò molti documenti furono recuperati dove erano sepolti nei terreni dei campi razzisti.La Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo,economico e militare segregò gli ebrei tedeschi durante la seconda guerra mondiale per attivare la cosiddetta soluzione finale del problema ebraico che consisteva nell’uccisione di tutti gli ebrei.A tale scopo creò un complesso ed efficiente programma servendosi di “specialisti della morte”.Eichmann partecipò attivamente allo sviluppo del programma. Nei capannoni di Auschwitz e di Birkenau furono installati impianti alimentati da gas di monossido di carbonio in contenitori di acido cianidrico in cristalli che convogliavano all’interno dell’abitacolo sigillato. Un altro prodotto era lo Zyklon,utilizzato contro i parassiti per disinfettazioni industriali di abiti, veniva iniettato nelle baracche. Le operazioni di annientamento delle vittime,uomini,vecchi,donne e bambini erano accuratamente pianificate e organizzate secondo procedure dettagliate.Nel greco antico e successivamente nel latino il termine olocausto indicava un tipo di sacrificio religioso un cui il corpo della vittima animale,dopo l’uccisione,veniva bruciato completamente,così che nessuna parte commestibile poteva essere consumata.Anche il popolo ebraico praticava questo rito come pure altre civiltà dell’Asia Minore.Molti ebrei trovano inappropriato l’uso del termine olocausto e lo giudicano offensivo paragonarlo o ad associarlo all’uccisione di milioni di ebrei come offerta a Dio.Nella prosa di D’Annunzio si definisce città olocausta Fiume dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.Il termine Shoah è stato adottato recentemente per descrivere la tragedia ebraica.Questo termine venne usato per la prima volta nel 1940 dalla comunità ebraica in Palestina con riferimento alla distruzione degli ebrei polacchi,dei Rom,dei comunisti,degli omosessuali,dei malati di mente,dei testimoni di Geova e di alcune popolazioni slave, del genocidio armeno,dei cambogiani e di quello del Ruanda negli anni 90.
Dell’inferno dell’olocausto ci sono moltissime testimonianze. Raccapricciante è il diario di Etty Hillesum nata nel 1914 in una famiglia della media borghesia ebraica. Etty comincia a scrivere il suo diario a 27 anni mentre in tutta l’Europa infuria la follia delle persecuzioni e delle deportazioni di massa.Le sue memorie riflettono lo spirito luminoso,forte e appassionato di una donna coraggiosa.Rinchiusa nel 1942 nel campo di smistamento di Westerbork troverà la morte un anno dopo ad Auschwitz.In ogni parte del mondo è conosciuto il diario della giovanissima Anna Frank.Manfred Gerstenfeld scive:Israele è un paese complesso,contraddittorio ,spesso incompreso minacciato da nemici che intendono sterminarlo.E’ un paese eterogeneo con una larga popolazione di emigranti.Nel suo libro afferma che il nuovo futuro di Israele cambia con rapidità e per far capire in modo semplice racconta numerose storielle e aneddoti,uno dei quali,di acuta ironia,tratta di un uomo politico israeliano che cercava disperatamente di leggere alcuni libri.Non riuscendo a trovare il tempo per farlo,decise che l’unica soluzione era quella di trascurare la lettura dei giornali per una settimana.Dopo un paio di giorni fu costretto ad accantonare i suoi libri e a ritornare ai quotidiani.Non aveva altra scelta,poiché senza la lettura dei giornali gli era diventato impossibile seguire il filo di qualsiasi discussione.E’ possibile fare previsioni sul futuro di una realtà così dinamica?Come potrebbe cambiare Israele?Come dovrebbe cambiare?Come cambierà?Come potrà affrontare quegli stessi nemici che nel processo di pace si stanno trasformando in interlocutori?Esiste veramente la possibilità per Israele di avere a fianco vicini piuttosto pacifici,in un medio oriente che rimarrà tumultuoso anche una volta compiuto il processo di pace?Sicuramente la continuazione degli attacchi terroristici ostacoleranno il cammino verso la riconciliazione.L’economia israeliana ha raggiunto un notevole sviluppo.L’abilità del paese nell’esportare una vasta gamma di prodotti nel mondo intero costituisce uno dei suoi maggiori punti di forza.
La Russia è uno degli artefici del processo di pace e ha contribuito a forzare la Santa Sede ad intraprendere relazioni diplomatiche con Israele per la paura di rimanere tagliata fuori e di non poter influire sulle decisioni internazionali concernenti tale paese.Nel vecchio testamento l’esodo continua la storia degli israeliti dalla morte di Giuseppe fino all’erezione del Tabernacolo più di un anno dopo l’uscita dall’Egitto.Il libro dell’esodo si divide in due parti ben distinte,storica l’una e legislativa l’altra.I fatti di questo libro sono i più ricordati nei canti di Israele,che non dimentica mai la sua liberazione,il passaggio del mar Rosso,i miracoli del deserto,le meraviglie delle leggi del Sinai (Oreb)in cui a Mosè apparve il Signore in una fiamma di fuoco.Mosè osservando che il roveto ardeva senza consumarsi disse:andrò a vedere questa grande visione e come mai il roveto non si consuma.Il Signore lo esortò a non avvicinarsi e di togliersi i sandali perché il luogo dove stava era terra santa e aggiunse:io sono il Dio di tuo padre,il Dio di Abramo,il Dio di Isacco,il Dio di Giacobbe.Mosè si coprì la faccia perché non ardiva volgere lo sguardo a Dio.Invito i credenti e non credenti a leggere il libro dell’Esodo e di soffermarsi sul cantico di Mosè per la sublimità dei concetti e la bellezza della forma,è uno dei più perfetti esempi di lirica biblica in cui usa indifferentemente i verbi al tempo passato e al futuro come fanno i profeti.Presso gli ebrei la sposa riceve dallo sposo la dote invece di portarla lei.Il simbolo di Israele è la menorah cioè il candelabro a sette bracci che rimane sempre acceso nel tempio.Quello offerto da Erode il grande fu trafugato dai soldati di Tito Flavio Vespasiano che nel 70 D.C.nella guerra giudaica distrusse Gerusalemme.La bandiera ebraica è bianca con due strisce azzurre adiacenti e porta alle sue estremità la stella di David e al suo centro un candelabro a sette bracci con foglie di ulivo.Non c’è stata e non c’è religione più radicata nella storia e nella cultura di quella ebraico cristiana. Ancora oggi bisogna tenere conto che nella liturgia gli ebrei celebrano ogni sabato il patriarca Abramo.Ci si domanda:come mai un popolo così antico,che nel corso dei secoli ha visto nascere tante altre civiltà in oriente e in occidente,fa ancora parlare di se e pone problemi scomodi alla coscienza collettiva delle nazioni oltre che alle organizzazioni politiche e militari chiamate a salvaguardare la pace nel Medio Oriente?La risposta è la loro fedeltà ad una storia e ad una vocazione,consapevolezza della propria diversità e nostalgia della propria terra.Dopo il 1500 gli ebrei subirono i contraccolpi della intolleranza generalizzata instauratasi con le lotte tra cattolici e protestanti.Le autorità di molti paesi pensarono a confinare gli ebrei dentro quartieri,si costruirono i ghetti,invenzione veneziana (1516) che si diffusero in tutta l’Europa e scomparirono dopo la rivoluzione francese.L’ebreo devoto prega tre volte al giorno.Si copre il capo e sul braccio sinistro si mette delle scatolette nere che contengono quattro brani della Torah che è un insieme dei primi cinque libri dell’antico testamento (Genesi,Esodo, Levitico,Numeri,Deuteronomio).I brani dellaTorah vengono letti e baciati ogni sabato nele sinagoghe dove devono essere presenti almeno dieci ebrei maschi dai tredici anni in su.
L’antico testamento si può definire l’archivio che raccoglie ogni specie di documenti provenienti da varie generazioni successive.Israele non ha scoperto Dio a partire dall’universo creato,bensì attraverso gli interventi di Dio nella storia del popolo,il Dio incontrato nella storia di Abramo,di Isacco,di Giacobbe,di Mosè,della liberazione dall’Egitto,della conquista della terra promessa,e da questo Dio che Istaele è risalito a Dio creatore Jahvè e si è fatto conoscere prima come liberatore del popolo ebraico che ha fatto suo con l’alleanza,e poi questo popolo ha scoperto che jahvè era colui che aveva creato il cielo e la terra-Finiva così l’nsieme delle elaborazioni relative all’ambito fantastico e religioso della mitologia che non ha rispondenza alcuna nella realtà.Il Profeta Elia esercitò il suo influsso sia nel campo religioso,lottando contro il culto Baal,sia in quello morale e sociale.Sul monte Carmelo disse al suo popolo:fino a quando camminerete su due staffe?Se Jahvè è il vero Dio,seguite lui;se invece Baal andategli dietro.Io resto il solo profeta di Dio.Isaia è vissuto nel regno di Giuda nell’ottavo secolo A.C. è considerato il più grande profeta della Bibbia.Il suo libro è probabilmente opera della collaborazione di Giacobbe figlio di Isacco e di Rebecca e padre di dodici figli passò gli ultimi anni in Egitto dove il figlio Giuseppe era diventato ministro del Faraone.Isaia cominciò a diffondere le sue profezie giovanissimo quando il regno di Siria e di Israele mettono in pericolo l’esistenza del regno di Giuda;annuncia la fine della schiavitù temporale e spirituale di Babilonia che viene paragonata ad una gazzella che fugge come gregge che non ha chi lo raduni e chiunque sarà trovato verrà ucciso dai soldati mercenari,Benjamin Brown, specialista nel campo dell’ebraismo ultra ortodosso,professore di filosofia ebraica presso l’università di Gerusalemme,afferma:l’identità ebraica è talmente intrisa di religione da spingere laici e credenti a convivere,tra finzioni e compromessi,sotto lo stesso tetto spesso conducendo vite separate.Le fazioni ultra ortodosse discutono su leva militare,scuola e autorità dei rabbini.E’ evidente che il coinvolgimento della religione nella poltica israeliana crea complicazioni non rintracciabili in altri paesi occidentali.Danny Trom ricercatore del centro nazionale scientifico di Parigi afferma:la democrazia israeliana deve crescere per non perdere l’anima.La celebrazione della fondazione di Israele coincide con la commemorazione della catastrofe (Nakba) da parte degli arabo-israeliani:se la vittoria degli uni corrisponde alla sconfitta degli alttri le possibilità di coabitazione sono minime.Dopo l’armistizio del 1949,fu necessaria molta buona volontà da ambo le parti per rendere possibile una coabitazione pacifica e la collocazione di vincitori e vinti in un quadro democratico ma vennero sottoposti ad una legge marziale abolita nel 1966.Una tattica rivelatasi efficace ma oggi sconfessata.Il giornalista dell’Unità autore di saggi sul medio oriente e conflitto israelo-palestinesi. Umberto De Giovannangeli scrive:la grande maggioranza degli israeliani di etnia araba contesta la legge della nazione perché questa è una legge crudele.Oggi dovrò dire ai miei figli e a tutti i figli delle città arabo-palestinese del paese,che lo stato di Israele ha dichiarato che non ci vuole più qui,che d’ora in avanti diventiamo cittadini di seconda classe.E’ la destra oltranzista che oggi governa Israele.Un pregio,però,questa legge ce l’ha,quello della chiarezza.Il giornalista Meir Uziel sccrittore di satira sociale e politica scrive:Israele si aspetta che ogni ebreo torni a casa sua ma le interpretazioni restrittive del rabbinato non facilitano il rimpatrio.Approfittando di una serata libera sono entrato in una chiesetta di quartiere.Tutti cantavano e una donna nera li accompagnava al pianoforte.Mi si è avvicinato il sacerdote e mi ha detto che era molto pericoloso per un uomo bianco andare in giro soprattutto se ha un portafoglio.Gli ho risposto che ero israeliano e per questo ero entrato nella sua chiesa.A questo punto il sacerdote rivolto ai pochissimi fedeli presenti ha detto:ecco la prova che Dio mantiene le sue promesse, è un diritto di ogni ebreo di tornare alla propria antica patria.Il consigliere relazionale di Limes Luca Mainoldi segue tematiche relative alla geopolitica,egli scrive:i guardiani di Israele guardano lontano-I servizi segreti dello stato ebraico hanno una visione di medio-lungo periodo spesso in conflitto con le esigenze tattiche della politica.La comunità ebraica immigrata nella Palestina sotto mandato britannico doveva gestire la prima fase della guerra arabo-israeliana del 1948,ciò ha creato l’istituto per l’immigrazione clandestina degli ebrei europei sopravvissuti all’olocausto sfuggendo alla sorveglianza della marina e dell’esercito di sua maestà.Il giornalista di pagine ebraiche Daniel Reichel evidenzia il perché gli ebrei italiani preferiscono evitare un vero dibattito pubblico, ciò è dovuto al timore di essere strumentalizzati in chiave anti-israeliana,ma alll’interno se ne discute.Uno dei motivi di questa situazione sembra essere la diffidenza diffusa nei confronti dei media.Ma questo ostacolo deve considerarsi motivo sufficiente per l’auto censura?Certamente no.La comunità ebraica francese è la più numerosa d’Europa e rappresenta una componente influente nella loro cultura politica.Tra il 1791 e il 1914 in Alsazia furono costruite circa 180 sinagoghe.La più importante di queste era quella di Strasburgo data alle fiamme dai nazisti nel 1940.Aveva una capienza di circa 1700 persone.Il giornalista Luca Steinmann scrive:l’asse Berlino-Gerusalemme agita la Germania provocando moti xenofobi che affondano le proprie radici nei traumatici eventi del passato per i crimini commessi dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.Fin dai primi anni del secondo dopo guerra venne manifestata la volontà della Germania di assumersi le proprie responsabilità per giungere alla riconciliazione con il popolo ebraico.Adenauer tenacemente ostile al marxismo convinto sostenitore della riunione delle due Germanie inaugurò una politica d’intesa con gli stati d’Europa occidentale per far si che la Germania entrasse in una unione europea su un piano di uguaglianza.In un suo discorso di fronte al Bundestag (assemblea legislativa della repubblica federale tedesca) nel 1951 affermò:la Germania si assumerà le responsabilità per i crimini commessi dal nazismo e si impegnerà a risarcire sia gli individui delle persecuzioni naziste sia Israele per le spese di ricollocamento e integrazione di tutti gli ebrei fuggiti dai territori controllati dai tedeschi;si impegnerà ad agevolare la vendita di prodotti delle industrie metallurgiche,siderurgiche e chimiche a prezzi agevolati,erogherà oltre 278 mila pensioni a vita a persone perseguitate dal nazismo.Questa politica di risarcimento diventò uno degli aspetti principali della strategia tedesca di superamento del passato e puntò ad emancipare la Germania dall’isolamento internazionale in cui si trovava a seguito della capitolazione bellica.Oggi la Germania è il secondo sponsor della ricerca scientifica di Israele dopo gli Stati Uniti.Gli scambi commerciali sono anche di tipo militare.Israele vendealla Germania missili anticarro e droni che vengono impiegati nelle operazioni belliche in Afghanistan e nei Balcani.Israele riceve dalla Germania motovedette e sommergibili in grado di rispondere in maniera convenzionale o nucleare ad un attacco.Cinzia Bianco che si occupa di analisi strategiche per la Nato scrive:Israele,Arabia Saudita ed Emirati è uno strano triangolo all’ombra di Trump che,in campagna elettorale,si era impegnato a produrre una soluzione definitiva nella disputa israelo-palestinese.Ciò non si è verificato.Per Israele e per l’Arabia Saudita è l’Iran il vero nemico.La struttura dei poteri iraniani è stata sempre di difficile comprensione per gli occidentali,per capire chi comanda oggi in Iran bisogna risalire alle radici storiche delle istituzioni persiane. Dal 1896 al 1917 il paese fu governato dalla Russia e dal Regno Unito potenze rivali ciò fu dovuto alla corruzione del sovrano che definì tali accordi di natura personale che gli facilitavano di gestire la sfarzosa vita di corte sperperando le ricchezze nazionali a danno del popolo.Il retaggio di oltre un secolo di influenze straniere sulla corte sarà uno dei fattori determinanti della rivoluzione scoppiata alla fine del 1978.Il popolo accusava lo Scia di aver tradito i valori della cultura iraniana e della religione sciita a vantaggio della banda di affaristi che soggiogavano il paese saccheggiandone le risorse.Che cosa vogliono gli Stati Uniti dall’Iran?Impedire l’arricchimento dell’uranio temendo la costruzione di ordigni nucleari.Fu merito grandissimo di Fermi l’aver dato al mondo i metodi scientifici e gli strumenti necessari per dominare ed utilizzare la sconfinata energia che si sprigiona dall’uranio.Con lui,che progettò e realizzò il primo reattore nucleare, è incominciata la nuova era (l’era atomica).Teheran prepara coscienziosamente l’atomica e non ne fa più mistero.Sotto questo aspetto per Israele la prospettiva resta allarmante perché imponenti risorse finanziarie e materiali vengono impiegate esclusivamente a fini bellici. La Palestina è una striscia di terra che ha il mare e la catena del Libano percorsa dal fiume Giordano chiamata nella Bibbia terra di Canaan o terra promessa.Nel 1949 fu divisa in tre settori assegnati rispettivamente a Egitto,Giordania e Israele che nel 1967 occupò il settore Giordano.
I giovani schierati all’estrema destra,guidati da 200 attivisti, vogliono la restaurazione del regno di Israele secondo la Torah e scatenano tensioni e violenze contro le moschee.Sono molto attenti a non lasciare tracce,sanno esattamente cosa fare per confondere gli inquirenti e la magistratura.Il redattore consigliere scientifico e responsabile di relazioni internazionali di Limes Fabrizio Maronta scrive:la grande maggioranza degli israeliani ha fiducia nelle forze armate.Ma la crescita della componente nazionale religiosa (estrema destra) crea problemi cercando di impedire la laicità dello stato.Gli ebrei americani chiedono una revisione dell’equilibrio strategico d’Israele.L’ostacolo principale è la crisi politica sfociata in un governo incapace di prendere serie decisioni.Inquietante è l’uso di armi prodotte in America impiegate in azioni militari in cui sono coinvolti l’esercito israeliano e la popolazione civile palestinese.Dall’inizio degli anni 90 Washington non ha più avuto ampio successo politico o militare in Medio Oriente ciò ha determinato il ritiro graduale da questa area geopolitica e l’Iran e la Turchia diventano sempre più aggressivi. Nel 1992 Cina e India hanno riconosciuto lo stato ebraico e stabilirono ottime relazioni diplomatiche sviluppando una stretta cooperazione economica reciprocamente vantaggiosa.Preoccupante è il tentativo dell’Iran di acquisire capacità militare nucleare ciò per Israele sarebbe un grave colpo.Gli ebrei etiopi si ritengono i discendenti dell’unione tra il re Salomone e la regina di Saba.Vissero isolati per almeno un millennio.Davide Assael filosofo e studioso del pensiero ebraico partecipa alla trasmissione di radio 3 “uomini e profeti” e scrive per il mensile “Pagine ebraiche”suoi seguaci sono gli iscritti ai partiti e ai movimenti spesso in conflitto tra loro su temi fondamentali come il rapporto con lo stato e col mondo arabo-palestinese.Nel 1998 un gruppo di studenti religiosi guidati dal Rabbino Benny Elon,deputato del partito di estrema destra si insediò presso la piccola sinagoga in cui si presume vi sia la tomba di Simeone il giusto:iniziò i restauri e promosse pellegrinaggi e giornate di preghiera.Il tribunale distrettuale di Gerusalemme gli riconobbe la qualifica di luogo santo (maggio 2000)..Ben-Drorjemini giurista,giornalista ricercatore e docente universitario scrive articoli che vengono pubblicati in vari giornali israeliani e internazionali scrive:la forza della destra è in aumento in Israele come nella maggior parte dei paesi europei.Se pensavamo che non ci fosse più spazio per religione,cultura e tradizione,ci sbagliavamo.Le ondate migratorie che hanno interessato i paesi europei hanno acuito il dibattito pubblico in tutta Europa.Nel 2018 l’Italia ha chiuso i porti alle navi di migranti africani.Per capire cosa è successo nell’ultimo decennio in Europa e in Israele dobbiamo tornare indietro nel tempo.Gran parte del mondo è stato a lungo governato da imperi che si rafforzarono durante la prima guerra mondiale,alla fine della quale l’idea di auto determinazione ebbe un ampio riconoscimento e molti popoli ottennero l’indipendenza e la sovranità nazionale .Dopo la costituzione di Israele nacque il partito della libertà oggi capeggiato da Bnyamin Netanyahu che sostiene l’annessione della Cisgiordania a Israele e questo è il principale punto di discordia con la sinistra.Gli ebrei furono sempre perseguitati per ordine della chiesa cattolica apostolica romana.Nel secolo XII i crociati franco-tedeschi li massacrarono.I concili lateranensi (1179 e 1215)imposero la separazione tra le abitazioni dei cristiani e quelle degli ebrei.Sorsero così i ghetti.A Pisa tutti gli ebrei dovevano risiedere nella stessa via;a Palermo si dovettero trasferire in periferia.Nel 300 con l’accentuarsi delle persecuzioni,saccheggi ed espulsioni in massa la spinta verso la ghettizzazione si generalizzò;in Spagna e Portogallo per ordine di Ferdinando il cattolico e Isabella per non essere espulsi e perseguitati gli ebrei dovevano convertirsi al cattolicesimo.Nell’impero tedesco,in seguito alla peste del 1348 vennero accusati di contaminazione,furono espulsi prima che il morbo si propagasse alla massa.I cristiani li accusavano e li incriminavano anche per cose non commesse,venivano però risparmiati gli ebrei ricchi e i più capaci nelle varie professioni,avevano accesso alle corti e i commercianti e gli artigiani mantennero le loro abitazioni e botteghe nell’area cristiana e potevano possedere beni stabili ciò perché erano economicamente potenti quindi difficile ad attaccarli sia individualmente che collettivamente.Nei paesi mussulmani non venivano separati né dai cristiani né dai seguaci dell’islam.
La loro vicinanza oltre che essere considerata positivamente,costituiva speranza di conversione.In Persia e in Afganistan la separazione avvenne quando gli Sciiti,antica popolazone di stirpe iranica si stanziarono nella regione Scizia corrispondente all’odierna Russia meridionale compresa tra il Danubio e il Don.Costituirono uno stato che,indebolendosi progressivamente dal IV secolo A,C,venne distrutto da Mitridate VI epuratore detto il grande che muoveva guerre espansionistiche,fu implacabile avversario dei romani,sconfitto da Lucullo si fecce uccidere da un soldato poichè non poteva avvelenarsi come era usanza dopo una sconfitta perche assuefatto al veleno.Nel 1679 nello Yemen tutti gli ebrei vennero espulsi dalle città ma erano autorizzati a vivere all’esterno in villaggi speciali;l’unico divieto consisteva che non si dovevano avvicinare nei luoghi sacri.Nell’impero bizantino si potevano concentrare anche nell’area di Costantinopoli.Amal e Odelia sono due ragazze di 18 anni e vivono entrambe a Gerusalemme,ma appartengono a mondi diversi e in perenne conflitto.Amal è palestinese e Odelia israeliana.Si sono conosciute nel 2000,ma la seconda intifada ha bloccato sul nascere la loro amicizia.Quando una giornalista le mette di nuovo in contatto,le due ragazze riescono a superare le diffidenze iniziali e,grazie a lunghe conversazioni e scambi di e-mail e lettere,cominciano a conoscersi e a scoprire ciò che le unisce nonostante le differenze culturali.Attraverso il racconto della loro vita quotidiana,delle loro frustrazioni,paure e speranze,Amal e Odelia offrono un resoconto coinvolgente di cosa significhi crescere in Israele oggi.Per quanto riguarda le proteste contro la persecuzione,il 7 ottobre 1934 i testimoni di Geova della Germania inviarono circa 20mila lettere e telegrammi al governo tedesco redatti neiseguenti termini:il governo di Hitler ci perseguita,finitela di farlo altrimenti Dio distruggerà voi e il vostro partito.41 furono reclusi nei campi di concentramento:19 le esecuzioni capitali.I testimoni di Geova erano raggruppati nelle stesse baracche,ma visto che tenevano adunanze religiose le SS li divisero ma non furono mai all’altezza della sfida di pregare.Interessantissima è la lettura del fascicolo “Triangoli viola” storia di una straordinaria resistenza delle vittime del regime fascista (1933,39,45).Sui campi di sterminio nazisti esiste una nutrita letteratura.In particolare sul Lager di Auschwitz,forse il più famigerato,Primo Levi nel suo libro “Se questo è un uomo.La tregua” testimoniaanza sconvolgente dell’inferno dei lager ha raccontato anche il lungo viaggio di ritorno attraverso l’Europa dai campi di sterminio:una narrazione che contempla il senso di una libertà ritrovata con segni lasciati dagli orrori sofferti.Chimico torinese,datosi alla macchia dopo l’8 settembre,Levi fu catturato dalla milizia fascista alla fine del 1943.Essendo ebreo,oltre che partigiano,fu consegnato ai nazisti che lo deportarono a Aushwitz.La sua fortuna,è sempre lui a dirlo,fu che nel 1944 il governo tedesco,data la crescente scarsità di mano d’opera,stabilì di prolungare la vita media e i prigionieri da eliminare.Ma,quando finalmente arriva in Italia,Levi capisce che tutti gli ultimi suoi mesi di vagabondaggi ai margini della civiltà sono stati una tregua affettuosamente e capricciosamente concessagli dal destino.Sublime è ciò che egli racconta in versi:voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case,voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici:considerate se questo è un uomo che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane,che muore per un si o per un no,considerate se questa è una donna senza capelli e senza nome,senza più forza da ricordare.Vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d’inverno.Meditate che questo è stato:vi comando queste parole,scolpitele nel vostro cuore stando in casa,andando per via,coricandovi,alzandovi.Ripetetele ai vostri figli.Mi pare superfluo aggiungere che nessuno dei fatti è inventato.Il giornalista Igor Man scrive:ho accompagnato in tre viaggi in Israele il Papa Karol Wojtyla,Pastore della cristianità,pellegrino d’eccezione,cominciava il viaggio storico in Terra Santa.Il Papa,con il suo seguito di Cardinali sostò sulla piattaforma allestita sul monte Nebo,proprio ad un passo dalla tomba di Mosè.Guardando da lontano Gerusalemme,Karol sembrava in trance.Era l’ora bella che regala l’ultimo sole a Gerusalemme.Una brina dorata si spalmava,col vento,sulle mura purissime alla vista,in verità intrise di sangue,un sangue che non secca mai,frutto di massacri “in nome di Dio”.Già allora,nel marzo del 2000,la decadenza fisica era evidente.Ma quella sera,sul Nebo,il Papa appariva tonificato,come disse, dal profumo della Terra Santa portato dal vento della Bibbia,impetuoso vento della pace che bisogerà attendere non più unto da odio e reciproche vendette.Non va dimenticato come la Terra Santa,che Gerusalemme riassume straziò Gesù l’ebreo puro che aveva visto e denunciato la corruzione che allignava blasfema nell’aula dei sacerdoti.Il giornalista si recò a vedere gli ulivi contemporanei di Gesù.Erano sette,dal tronco difforme superstiti di un uliveto generoso e fanno ancora olive e questo perché,suppongo,che le loro radici affondano nel cuore della storia,e le loro chiome vengono carezzate dall’antico,insopprimibile vento della sera lo stesso che asciugò il sudore penoso di Gesù.Per tutta la durata del regime nazista in Germania,le gerarchiecattoiche,per difendere l’Europa cristiana dal pericolo rosso furono anti ebraiche.Pio XII ritenuto responsabile si difende affermando che non poteva fare altrimenti perché Hitler aveva promesso il rispettodei concordati e l’impegno di assicurare i fattori essenziali per la tutela morale del popolo ebraico,il Cardinale Bertram si rifiutò affermando che l’intrusione in faccende che poco avevano a che fare con le competenze dell’Episcopato che aveva problemi più importanti e che la questione ebraica era una faccenda interna tedesca.Non mancarono singoli gruppi che cercarono di convincere il Papa didenuncare pubblicamente il massacro in corso.Furono pressioni e domande che restarono senza risposta.Andreas Faber-Kaiser nel suo libro “Gesù visse e morì in cascemir” scrive:da 2000 anni sulla figura di Gesù l’umanità dibatte il grande interrogativo.fu Egli veramente in figliodi Dio,Dio egli stesso?E l’ascensione al cielo fu un episodio reale o una rappresentazione simbolica tramandata dai suoi seguaci?Su questo appassionante problema storico e religioso,Andreas Faber-Kaiser fa un’ipotesi inimmaginabile.Gesù personaggio umano di eccezionale statura morale non morì sulla croce,ma riuscì a sopravvivere e a fuggire all’Est insieme alla Madre per stabiiirsi nel Cascemir a vivere la sua seconda missione:il recupero delle tribù disperse di Isrele.Lasua tomba si trova a Srinagar non lontana da quella di Sua Madre Maria morta nella fuga e da quelle di Mosè e di altri profeti e discepoli.E nel Cascemir visse,da uomo,ebbe moglie e figli,e moì in tarda età venerato e ascoltato.Sono molte le prove su questa seconda vita di Gesù:dalla lettura attenta dei Vangeli,prima di tutto,alle informazioni precise contenute nei più antichi manoscritti tibetani e persiani per finire allo studio che le autorità vaticane non vollero completare sulla Sacra Sindone di Torino.Si tratta di documenti sui quali il lettore potrà meditare,e,alla fine, trarre la sua personale convinzione.
21.12.2021 Virginia Iacopino (rIcercatrice di geo politica e critica stirica delle religioni)