REGGIO CALABRIA – «“Liberi di scegliere” è un film che parla di speranza e di riscatto, una storia che ci insegna che nessuno di noi ha un destino già scritto e che anche i figli onesti di famiglie di ‘ndrangheta possono sognare e costruire un futuro diverso e migliore per loro. Siamo orgogliosi che questa storia rivoluzionaria sia stata scritta a Reggio Calabria grazie al lavoro del Presidente del Tribunale per i minori Roberto Di Bella, a cui va il ringraziamento di tutta la nostra comunità. Un lavoro come questo, dall’altissimo valore educativo, andrebbe mostrato a scuola, affinché i ragazzi possano rendersi conto di quanto influisce l’ambito familiare nelle dinamiche criminali, soprattutto in contesti storicamente difficili com’è appunto la nostra amata terra».
Lo ha dichiarato il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà a margine della presentazione del film Rai “Liberi di Scegliere” tenutasi oggi a Montecitorio alla presenza Presidente della Camera Roberto Fico, del Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho, del Presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, del Presidente della Commissione contro la ’ndrangheta in Calabria Arturo Bova, del Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, del Presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria Roberto Di Bella e dei vertici della Rai.
Il film, prodotto da Rai Fiction e Bibi Film Tv, per la regia di Giacomo Campiotti, è ispirato alla storia di Roberto Di Bella, Presidente del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria, rappresentato nel film dal ruolo del Giudice Lo Bianco interpretato da Alessandro Preziosi, e promotore del protocollo che dà il nome alla pellicola, lo strumento grazie al quale i minori che sono nati o vivono in contesti malavitosi possono essere allontanati dalla famiglia di origine per iniziare una vita nuova nel solco della legalità.
«La ‘ndrangheta è l’organizzazione criminale più potente al mondo – ha spiegato ancora il sindaco Falcomatà – e la famiglia è la base della sua struttura criminale. Sottrarre quei bambini alle famiglie di ‘ndrangheta significa infliggerle un colpo mortale. “Liberi di scegliere” è una storia che rende merito al lavoro di migliaia di persone che ogni giorno lavorano in silenzio, lontano dal clamore dei media, per combattere la malapianta della criminalità organizzata, tentando di estirparne le radici più profonde, spezzando i legami familiari che vorrebbero quasi una predestinazione per tutti quei bambini, nati in contesti mafiosi, costretti a crescere tra disvalori criminali e modelli sociali invertiti».
«Questo film ci mostra la faccia più cruda della ‘ndrangheta – ha concluso il sindaco – quella delle regole criminali che vengono inculcate ai bambini fin dalla loro più tenera età. Credo possa essere utile a far riflettere chi conosce poco questa realtà ma soprattutto tutti coloro che vivono in contesti ad alta densità criminale. Forse guardando questa pellicola gli uomini della ‘ndrangheta capiranno il male che provocano ai loro figli e al resto della comunità».