Un indizio … che sia uno, prima del fatale faccia a faccia con Lui…..
E dunque le contrade paperesche, le più per antonomasia, anzi meglio, per eccellenza universal/mondiali storie di fumetti, continuano ad essere sempre le sole autorizzate nell’ intonare con soave ironia, un vero canzoniere, proprio come richiede l’etimologia,greca manco a dirlo, del termine che armonioso alberga tra para, e odè, di molto simile a un canto,spesso in versi ma anche no!
Quali e quante le variazioni burlesche adorate da lettori di ogni età, con tanto di sentimento in ciascuno dei componimenti racchiusi nelle deliziose nuvolette, a far da scrigno di parole all’angolo della bocca, purché in omaggio a certune figure della nostra cultura che è poi quasi dire gran parte di quella conosciuta nell’ intero universo.….
E di queste ce n’é….a bizzeffe….come usavano in un tempo felice le espressioni materne….
Temerari non poco di fronte a tali affermazioni ma quando si saranno appalesate al gran completo le magnifiche generalità del Personaggio che qui interessa, tutto di colpo sarà chiaro…..
Come a riveder le stelle……
Qualche dubbio ancora?!
Niuno…
Senza rabbriccicare oltre, ovvero , non altro che “accomodare alla meglio”……
Come spiegazione dovrebbe bastare ma….
Soccorre una stilla di ultronea indulgenza , nell’atto di spulciare su per le antiche pagine di vocabolari di lingua italiana, sempre alla moda, checché ne pensi l’ultimo sussiegoso algoritmo ormai in perenne (ap)postamento da social ,nei casi più disperati con chiamata su team ……..
A questo punto, ci si dichiara senz’altro impazienti di tuffare la memoria tra liriche pitture che evaniscono in diretta dagli acquerelli della Costiera , su svenevoli sembianze gorgheggianti tra un foglio e l’altro, immancabilmente, allora, cartaceo da album , il solito presso l’ edicola con affezionata cadenza settimanale.
Più scorrono le righe più aumentano sovrumane aspettative sui Protagonisti e lor gesta fuor da consuete narrazioni ……
Finalmente dalla notte degli scaffali ,quelli più in alto possibili, che ospitano le nostalgie del “c’era una volta”, appare,anzi sbuca,anzi cade ,alla lettera,sulla cervìce, parola che evoca un sano effetto umoristico,del resto l’intento è di evocare stemmate narrazioni per nobili casate,vere prosapie….
Cosa!?
Non un voluminoso tomo, a rischio di qualche indesiderato bernoccolo, magari facente parte, come di prammatica, di altezzose enciclopedie ormai sempre più scarsamente consultate, ma.al contrario, di un adorabile libro dalle proporzioni umane, denso di forbite immagini a fumetto che raccoglie superillustrati ricordi ,talvolta un po’discoli come l’età di chi lo ha tenuto in mano per la prima volta con ingenua aspettativa di mondi favolistici.
Si cominci pure dall’inizio….
Per la gioia dei bambini di tutte le epoche ecco a voi la vera storia,ma non s’era detto parodia ,
di un Dante sempre di rosso fiamma vestito,il quale, con un vago accenno di vanità,che impensabile per il Sommo, si spiega solo perché ancora agli albori della Sua personale parabola divina,accetta di mortificare in parte il lungo non del tutto felice nome “Durante” che lo innesta sui rami della stirpe fiorentina degli Alighieri.
S’ apre il tenero racconto di verdi anni infantili già colmi di immaginose biografie ,magari tutte in rima,nelle intenzioni degli autori intorno ad un periodo della travagliata vita del Poeta Ghibellin fuggiasco ben poco esplorato , pertanto in grado di aggiungere un che di frescura candida e innocente, bisbigli di risa che avvolgono paperin/signorinette, Beatrice/Bice,anche lei costi!?
Sembra ben decisa la bambina, sporgendosi dalla nuvoletta che la riveste di roseo-inghirlandata, a incarnare il suo salvifico ruolo di guida amorosa nei meandri dell’avventura da Commedia che di lì a qualche anno si approprieranno della poetica dantesca con inebriante eterna ispirazione.
Per adesso il piccolo Dante ammutolisce nel riconoscere un guizzo insolitamente birichino,occhi e sorriso da infanzia già fascinosa, in colei che 1e sue orme porrà a celestiale futuro del Poeta….
Al momento si sente paga di averlo condotto fuori dal fitto bosco ove,guarda caso ,si era avventurato per gita, o per amore,o per gioco,mai sapremo fino alla prossima puntata,mentre i parenti ignari,specie lo zio affettuoso e solerte accompagnatore di questo nipote insolitamente chiacchierino, schiacciano un pisolino dopo il picnic .
Sembra impensabile ma le mirabolanti cose,quando si tratta del più Sommo dei Poeti,possono accadere ad ogni piè sospinto ed è così che nell’attesa di riprendere le celebrazioni del 700°anniversario dalla Sua morte,possiamo accomiatarci da un Dante in vena di parlare e poetare….tutto su di lei….
Per tempo e tanto tempo ancora…… fino alla paradisiaca cantica finale!
Alla prossima….
FOTO DAL MUSEO DEL FUMETTPO