(2. CONTINUA)

Procelle insidiose lungo il nostro percorso, la qualità dei timonieri è scemata, “O nostos” (il ritorno) diventa difficile e la data  si allontana.

Le qualità umane sono state soverchiate  dall’improvvisazione, dall’appropriazione indebita di competenze, dall’acquisizione di poteri eccessivi per l’indole di chi li possiede.

La politica che dovrebbe occuparsi aristotelicamente, della vita associata, delle mediazioni, del benessere, della sicurezza, assicurando governi di livello e bilanciamenti nel Paese, obbliga ad aprire squarci severi per confronti con gli attori della storia recente quando a reggere il timone c’erano uomini di Stato e politici di rango che al governo e all’opposizione assicuravano gli equilibri necessari alla democrazia, concorrendo con le ideologie, con le idee, con le proposte programmatiche, con le alleanze, e non con l’insulto, la denigrazione e la politica del fango, a portare avanti il Paese.

Lasciatemi una boccata d’ossigeno pensando a Alcide De Gasperi, Luigi Einaudi, Enrico Berlinguer, Giorgio Amendola, Giuliano Amato, in primis, e poi altri politici molto noti che più che geniali si sono distinti per aver sfruttato al meglio le storture del sistema o meglio l’annosa farraginosità politico-burocratica esistente.

È duro ora ritornare al contemporaneo dove rare sono le boccate d’ossigeno: le personalità di livello alto, gli statisti veri, sono rare, i politici di rango sostanziale e non demagogico, sono altresì rari

Oggi, smontata per strategia di un certo potere, quello del denaro, la macchina sindacale, partitica, quella macchina che faceva crescere con l’esperienza e con il  confronto nei territori, che consentiva di fare prove di governo locale,  avendo trasferito il dibattito nei media, nei social, la crescita in qualità è stata preclusa e gli orientamenti sconnessi come le procelle nel viaggio di ritorno di Odisseo.

La presunta libertà della quale tutti rivendicano, a ragione, il diritto, viene derisa da operazioni promosse da un sistema occulto che innesca scientemente processi di condizionamento delle scelte, di cui pochi si accorgono.

DROPLETS

Schegge impazzite di considerazioni, come smog, contaminano la società; droplet di falsità contagiano, come virus, il pensiero; in molti, specie nei burattinai che tirano le fila, la parte più sporca è il cervello.

AEROSOL

E qui non bastano a difesa le più potenti mascherine, l’unica difesa sta nel far maturare dei potenti anticorpi di pensiero che consentano quelle difese indispensabili, a partire dalla scuola, per riuscire a discernere, a filtrare e a rigettare tutte le insidie al pensiero e alla libertà vera.

Un “Crivello di Eratostene” per far passare solo” i numeri primi”.

ERATOSTENE

O, se preferite, uno sforzo per superare la tendenza alla palindromia in atto: dal momento che troppi ragionano con i piedi, partire dalla testa, verso il basso, o dai piedi, verso l’alto, è la stessa cosa. E per buon gusto non vogliamo limitarci … al tronco

Garibaldi, utilizzato da una certa strategia internazionale, consegnando il Meridione ai Savoia più che l’unità ne ha determinato l’annessione, con la successiva espoliazione delle risorse e il trasferimento di queste  al Nord.

E il fenomeno continua con le risorse destinate alla sanità meridionale che servono per pagare le Regioni del Nord per le prestazioni a cittadini che, data l’inefficienza del locale servizio sanitario , sono costretti a riparare al Nord.

Ma non basta! L’ingordigia cieca, l’assenza di decoro, la negazione e/o l’assenza del senso dello Stato, che perequa, redistribuisce, non penalizza due volte, non discrimina, ancor più nel campo della salute, un diritto umano e costituzionale fondamentale per tutti, porta un soggetto dei piani alti della comunità lombarda e della Regione Lombardia, una certa L.M., ad affermare che i vaccini vanno distribuiti alle Regioni in base al PIL!

ALLE ORIGINI DELLA DEMOCRAZIA

Se la grammatica lo consentisse ci vorrebbe una fila di punti esclamativi e di punti di domanda.

Forse il loro modello di Stato e di società è quello degli USA dove se non puoi avere una assicurazione neanche ti guardano, non solo non ti ricoverano. Altro che sanità pubblica! Perché meravigliarsi dato che parliamo di una Regione che ai primati economici accompagna il primato del privilegio del privato pagando un prezzo altissimo di vite umane lombarde, avendo trascurato l’efficienza di una capillare assistenza pubblica.

Oggi, le pressioni sconsiderate, populiste, demagogiche, sul Governo, hanno determinato aperture inopportune tra Regioni, in epoca di corona virus, con la conseguenza di esportare il virus verso il centro-sud che precedentemente era stato colpito molto limitatamente. Una “rinnovata unità d’Italia”.

Il Governo, il cui capo viene accusato di autoritarismo e di concentrazione di poteri, proprio per non esserlo stato e per non averlo fatto e per la rinuncia alla necessità di una chiusura (lockdown) senza cedimenti al populismo demagogico, pur se ammantato di necessità, fino alla riduzione drastica del contagio in attesa  della vaccinazione di massa, ha determinato il rinvigorirsi del contagio. Debolezza che ha causato l’effetto contrario a quello voluto daI richiedenti.

La sindrome delle ninfee che se non vengono estirpate rapidamente rinviando, proliferano già in una notte compromettendo il lago, come ha brillantemente descritto Enrico Ricolfi nel suo “La notte delle ninfee” ovvero come si malgoverna un’epidemia.

LE NINFEE INVADONO IL LAGO

Le dinamiche generali  messe in atto sono sotto gli occhi di tutti.

Si parte con il mettere nelle intenzioni degli altri un fatto negativo, mai da questi voluto, per ergersi ad oppositori e risolutori, con il rituale mantra di affermazioni.

Il trumpino, certo M.S., afferma in TV: la prossima settimana andremo a Bruxelles per votare le regole che riguardano l’uso del recovery fund e, se troveremo come condizioni il taglio delle pensioni, l’aumento delle tasse, la patrimoniale, etc, voteremo contro. Se? Ma chi va a votare una norma di questo respiro, già ne conosce il contenuto! Intanto chi andrà a verificare o riesce a verificare se questo contenuto c’è?  Lo scopo è di far passare l’idea voluta, la fake news parte, dissemina goccioline, droplet appunto, con dentro il virus della disinformazione, una botta all’Europa matrigna e vessatrice, contro la quale si è congenitamente anche se a parole si afferma il contrario, con una miriade di se condizionali, beninteso.

E a proposito di Trump, promotore di odio, che si portava sul beretto come modello di politica “con i pieni poteri” come voleva lui,  glissa affermando che non condivide la violenza. Ma la violenza è connaturata con certi comportamenti politici messi in atto prima, caratterizzati da razzismo contro i migranti di sempre, naturalmente di un certo colore,  che costituiscono una vasta rappresentanza popolare

E la gatta morta, con quella faccia innocentina, con il suo fallace aspetto tranquillo e mansueto, dietro la quale si nascondono i duri, gli impresentabili e dannosi per raccogliere consensi, certa G.M., che richiesta di un parere sul comportamento di Trump, suo riferimento per area politica di appartenenza, glissa senza approfondire affermando  che il Presidente, oggi sotto impeachment, sta invitando alla calma. Dopo che per mesi ha incitato e provocato l’assalto al Parlamento!

FAKE IL VIRUS DELL’INFORMAZIONE

E “lo sfasciacarrozze”,  certo M.R., che parla di democrazia, lui, rigurgito di stili da prima repubblica, che tiene sotto scacco una maggioranza da lui stesso favorita, essendo una minima parte di essa. Come dire la minoranza che pretende di scegliere per la maggioranza. Ma la democrazia, in particolare tra alleati, è mediazione o ricatto? Essere ascoltati o dettare l’agenda?

E lo spettacolo al Governo. Un firmamento offuscato al punto da non consentire di vedere le stelle brillare.

Come se non bastasse il teatrino delle opposizioni che rappresentano sui social e i media in genere, anche esponenti di governo o dei partiti che lo sostengono, scegliendo non gli incontri politici, non il Consiglio dei Ministri, ma i media per illustrare le loro differenti vedute, allargano lo spettacolo. Devono mettersi in mostra per catturare qualche consenso e fanno a gara per … esternazioni, alimentando sceneggiate parallele. Ma le discussioni, le analisi non si fanno nei luoghi deputati, le strategie non si studiano negli incontri ufficiali o si rappresentano nelle chat o nei twitt?

Ci viene in mente il pettegolezzo dei piccoli paesi o dei vecchi saloni di barbiere estesi dai media all’intero Paese.

E dall’altra parte gli internauti, ignari di essere vittime usate e predestinate, senza le necessarie, esistenziali difese.

Navigano e incontrano in bella mostra l’above the fold in posizione di click bait e si precipitano ad esercitare il clickbaiting.

 In sostanza agli occhi del navigatore seriale che vive di social, di mi piace, di condivisioni, viene messo in bella evidenza un titolo sensazionale e seducente o un  fake,  tra persuasione ed inganno,  capace di richiamare l’attenzione, una vera esca da click, sulla quale sfoga l’orgia da clickbaiting; e il gioco è fatto. Di condivisioni, mi piace, twitt, chatt, si intasa l’etere e per descrivere l’effetto occorre ricorrere a sant’Antonio e alle famose catene.

VERITA’ E INFORMAZIONE, IL FENOMENO DEL CLICKBAITING

Le tecniche di persuasione scadono in pratiche poco virtuose, a volte anche in modo disonesto per attirare verso siti per vere e proprie truffe o per arrivare a contenuti inesistenti dietro la disperata ricerca di condivisioni, di ricerche di attenzione e viralità.

Il numero irrilevante di click baiting abbassa l’attenzione, viene meno il core, il proprio nucleo elaborativo, e si diventa ignari influencer allo sbaraglio.

Intanto, messa in moto, la catena di sant’Antonio procede, le falsità vanno avanti e la macchina del fango, alimentata dai corifei spalma discredito in modo capillare, i droplet diventano aerosol e l’inquinamento da disinformazione crea spazi di manovra altrimenti impossibili. I social, i media, come cartine di tornasole, facilitano consensi basati sulla distorsione e l’inganno.

Ma se l’informazione corretta è prodroma della vera libertà di scegliere e praticare il sacrosanto diritto di partecipazione democratica CONSAPEVOLE alla vita del Paese, ma se di contro le fonti di informazione scaricano notizie surrettizie, alimentano fake, che libertà rimane da esercitare. E si può parlare di democrazia!

Migliorando la formazione dell’uomo e del cittadino si tende asintoticamente alla democrazia vera. Ma intanto prendiamo in prestito Winston Churchil: “ E stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate finora”.

Viviamo in un sistema ad entropia aumentata: questo avviene quando un sistema passa da uno stato di equilibrio ordinato a uno disordinato; l’aumento dell’entropia è un indicatore di evoluzione, in questo caso negativa. 

COSMOS


Tutti i miti greci sulla creazione cominciano ” in principio era il caos…. “, cosmos e caos si accompagnano sempre come una inevitabile  coppia dialettica. Il cosmos, cioè l’ ordine bello, buono e razionale del mondo, nasce sempre da uno sfondo disordinato, appunto caotico.

La coppia nietzschiana di apollineo e dionisiaco, ci conferma che il caos non è mai superato del tutto, ma che va tenuto a freno di giorno in giorno attraverso un lavoro ed un dispendio di energie, e che comunque di tanto in tanto erutta ed esplode. La decadenza è nell’allontanamento dai valori vitali come bellezza, salute forza,…, e nella lunga serie di menzogne con le quali gli uomini ingannano sé stessi.

CAOS

E ora? L’enorme bottino (recovery fund) messo a disposizione dell’Italia, grazie alla svolta europeista dell’attuale Governo – bisogna dare atto – fa gola a molti che vorrebbero mettere le mani nel sacco, trovando sponda nell’”innominabile” già alleato organico sfasciacarrozze.

RECOVERY FUND

La scrittrice Michela Murgia li raffigura come davanti alla vetrina di una pasticceria stracolma di dolciumi, con l’acquolina in bocca che ansimano, vorrebbero affondare la bocca ….

BANDA BASSOTTI

Meglio tenerli lontani: si eviteranno malattie cardiovascolari, neuropatie, nefropatie come conseguenza dell’inevitabile iperglicemia.