Già l’incipit, la frase ricorrente, “lo vuole l’Europa” è un errore: sarebbe come dire che io rispetto o utilizzo le leggi votate dal Parlamento italiano perché “lo vuole Roma”. In verità le decisioni europee sono prese anche dai parlamentari italiani che votiamo perché facciano parte del Parlamento Europeo, dai ministri italiani che fanno parte del Consiglio d’Europa, dai Capi di Stato che fanno parte del Consiglio Europeo, dalla Commissione di cui sono membri anche italiani, ecc.

Consiglio Europeo

Quindi siamo noi l’Europa o meglio l’Unione Europea. Il problema è che questa Europa va costruita democraticamente e la Democrazia non si realizzata con decisioni d’imperio come gradiscono quelli che preferiscono le scorciatoie, che vogliono più potere per prendere decisioni storiche sbrigative. Con buona pace di quanti affermano che non c’è più il fascismo basta rendersi conto che il termine è un modo sbrigativo per riassumere un trend che a piccoli passi scavalca la volontà dei cittadini, li priva delle libertà fondamentali, li priva cioè della possibilità di promuovere le varie idee controllando i media, li priva dell’autonomia economica prodromo di ogni possibilità di scelta.

Fascismo non è un partito, è un modo di essere, di rapportarsi con gli altri, è un virus che cova pronto ad assumere virulenza appena le condizioni lo consentono.

NON VOTARE SIGNIFICA LASCIARE IL POTERE A CHI LO DETIENE COME SE SI FOSSE SODDISFATTI..

Qualcuno potrebbe affermare che “gli altri non sono migliori”, affermazione plausibile se si pensa alla caduta di qualità degli operatori delle Istituzioni, all’assenza di grandi statisti, ma ci si può chiedere andando ad una posizione limite di sfiducia: ci saranno quelli che farebbero meno danni.?

Se proprio non credete a nessuno votate per quelli che farebbero meno danni.

A dire il vero è da trent’anni che una certa parte conservatrice/reazionaria che si dichira “liberale” – un bell’ossimoro – fa di tutto per fare in modo che gli altri non vadano a votare e contemporaneamente fa in modo che i suoi adepti, quelli cioè che votano per inclinazione atavica e tradizione consolidata, siano sodali.

In sostanza compattano le truppe.

In questo modo si assicurano senza rischi il consenso necessario. Se votasse quel circa 40% degli astenuti sarebbero a rischio. Ma quel circa 40% si illude di risolvere il problema non votando e così rafforza che produce danni.

Commissione Europea

Nel consesso mondiale non diventare una grande Europa, tipo Stati Uniti d’Europa, per essere competitivi, resistere ai grandi colossi come Cina, USA, Russia, e agli emergenti India ecc. significa non rappresentare nulla e non essere in grado di difendere gli interessi dei cittadini europei. Alleanze si, ma non subalternità. E’ che ci sono forze esterne che non gradiscono, preferiscono manovrarci e purtroppo abbiamo Stati che non capiscono questo e creano difficoltà nel processo di aggregazione.

L’asserto è che nell’attuale contesto geopolitico mondiale ed europeo l’isolamento è un suicidio identitario, economico, politico. Una Regione, che si chiami Calabria o Lombardia, da sola non è nulla nel contesto nazionale, meno che nulla nel contesto europeo. Lo stesso vale per l’Italia, senza l’Europa, nel contesto mondiale,