Il Consiglio ha aggiunto undici imprenditori di spicco e cinque entità all’elenco delle persone ed entità soggette alle misure restrittive nei confronti del regime siriano e dei suoi sostenitori. Tali imprenditori e società sono coinvolti nello sviluppo immobiliare di lusso e in altri progetti sostenuti dal regime e in quanto tale sostengono il regime siriano e/o ne traggono vantaggio.
Nell’elenco delle sanzioni figurano ora 270 persone e 72 entità oggetto di divieto di viaggio e congelamento dei beni. Le sanzioni dell’UE attualmente in vigore nei confronti della Siria includono anche un embargo sul petrolio, restrizioni su alcuni investimenti, il congelamento dei beni della banca centrale siriana detenuti nell’UE e restrizioni all’esportazione di attrezzature e tecnologie che potrebbero essere usate a fini di repressione interna nonché di attrezzature e tecnologie per il monitoraggio o l’intercettazione delle comunicazioni telefoniche o online. Le sanzioni contro la Siria sono state imposte inizialmente nel 2011. Sono riesaminate su base annua e il prossimo riesame è previsto il 1º giugno. L’UE mantiene l’impegno a trovare una soluzione politica duratura e credibile al conflitto in Siria, come definito nella risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nel comunicato di Ginevra del 2012. Come indicato nella strategia dell’UE relativa alla Siria adottata nell’aprile 2017 e ribadito nelle conclusioni del Consiglio del 16 aprile 2018, l’UE ritiene che non vi possa essere una soluzione militare al conflitto e sostiene con vigore l’attività dell’inviato speciale dell’ONU e i colloqui di Ginevra tra le parti siriane. Gli atti giuridici, compresi i nomi delle persone e delle entità interessate, sono consultabili nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Decisione del Consiglio del 21 gennaio, Gazzetta ufficiale dell’UE Siria: l’UE proroga di un anno le sanzioni contro il regime, 28 maggio 2018 Siria: la risposta del Consiglio alla crisi |