Il Csm boccia il decreto Sicurezza, che presenta numerose “criticità” e non rispetta “obblighi” e “garanzie” previsti dalla Costituzione. Sono netti i “rilievi” che la sesta Commissione del Csm evidenzia nel parere, approvato oggi all’unanimità e che sarà votato dal plenum mercoledì prossimo, sul dl Sicurezza voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Sui trattenimenti, “il legislatore – si legge nel parere – non individua i parametri in base ai quali il questore può decidere di trattenere o meno lo straniero, in tal modo accordandogli una discrezionalità svincolata da qualsiasi tipizzazione dei presupposti di esercizio come tale non conforme al grado di garanzie richieste dall’articolo 13 della Costituzione”. E ancora: nel documento che sarà vagliato dal plenum si osserva che “l’ampliamento della categoria dei reati-presupposto del diniego o revoca della protezione internazionale appare per talune fattispecie non pienamente rispettoso degli obblighi costituzionali derivanti dagli articoli 10 e 117 della Costituzione”.