L’11 febbraio la presidenza rumena ha raggiunto un accordo provvisorio con il Parlamento europeo su una riforma che aumenterà la certezza del mercato e contribuirà a ridurre le emissioni complessive dei trasporti. Le nuove regole rafforzeranno inoltre la competitività dell’industria europea nei mercati globali in espansione per queste nuove tecnologie. L’accordo sarà ora sottoposto a conferma da parte degli Stati membri in seno al Consiglio.”L’accordo di oggi mostra l’impegno dell’Europa a decarbonizzare il settore dei trasporti: facendo le giuste scelte nella sua politica in materia di appalti, il settore pubblico può svolgere un ruolo importante nel sostenere soluzioni ecologiche innovative.Rovana Plumb, ministro per i trasporti della Romania, presidente del ConsiglioLa riforma stabilisce obiettivi minimi in materia di appalti per veicoli puliti leggeri, camion e autobus per il 2025 e il 2030. Gli obiettivi sono espressi come percentuali minime di veicoli puliti nel numero totale di veicoli per il trasporto su strada coperti dall’aggregato di tutti gli appalti pubblici e pubblici contratti di servizio.Il testo include una nuova definizione di “veicolo pulito”. La definizione di veicolo pulito per servizi leggeri si basa sugli standard di emissione di CO2. La definizione di veicoli puliti pesanti si basa sull’uso di combustibili alternativi.L’ambito delle norme è esteso in termini di pratiche di approvvigionamento coperte. Le nuove norme si applicano anche a una gamma più ampia di servizi, compresi i servizi di trasporto pubblico su strada, i servizi per i passeggeri a destinazione speciale, la raccolta dei rifiuti e i servizi di consegna di pacchi postali.In seguito all’entrata in vigore della direttiva, gli Stati membri avranno 24 mesi per adottare le disposizioni nazionali. Dovranno riferire alla Commissione sull’attuazione delle norme ogni tre anni, con la prima relazione prevista per il 18 aprile 2026.La Commissione ha presentato la proposta nel novembre 2017 come parte del suo secondo pacchetto sulla mobilità.Prossimi passiLa presidenza presenterà l’accordo di oggi agli ambasciatori dell’UE in una prossima riunione del Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio. Una votazione formale sia in Parlamento che in Consiglio seguirà in un secondo momento.Pacchetto sulla mobilità pulita (informazioni sulle proposte della Commissione)Visita il sito
Promoting clean vehicles: provisional deal with Parliament
The EU is stimulating the market for zero- and low-emission vehicles by encouraging their use in public procurement. On 11 February, the Romanian presidency reached a provisional agreement with the European Parliament on a reform which will increase market certainty and help cut down overall transport emissions. The new rules will also strengthen the competitiveness of European industry in the expanding global markets for these new technologies. The agreement will now be submitted for confirmation by member states in the Council.
“Today’s agreement shows Europe’s commitment to decarbonising the transport sector. By making the right choices in its procurement policy, the public sector can play a major role in supporting innovative greener solutions. This is exactly what these rules are about.” The reform sets out minimum procurement targets for clean light-duty vehicles, trucks and buses for 2025 and 2030. The targets are expressed as minimum percentages of clean vehicles in the total number of road transport vehicles covered by the aggregate of all procurement contracts and public service contracts. The text includes a new definition of a ‘clean vehicle’. The definition of a clean light-duty vehicle is based on CO2 emission standards. The definition of clean heavy-duty vehicles is based on the use of alternative fuels. The scope of the rules is extended in terms of the procurement practices covered. The new rules will also apply to a wider range of services, including public road transport services, special-purpose passenger services, refuse collection, and postal and parcel delivery services. Following the directive’s entry into force, member states will have 24 months in which to adopt national provisions. They will need to report to the Commission on the implementation of the rules every three years, with the first report due by 18 April 2026. The Commission presented the proposal in November 2017 as part of its second mobility package. Next stepsThe presidency will submit today’s agreement to EU ambassadors at a forthcoming meeting of the Council’s Permanent Representatives Committee. A formal vote in both Parliament and the Council will follow at a later date. Clean mobility package (information on Commission proposals) |